Indiani, Vettori e Nannizzi a colloquio con Castiglia, Foglia, Gucci e Settembrini

Dopo la strigliata del presidente, squadra e staff sono chiamati a cambiare marcia per riconquistare la vetta della classifica. Oggi allenamento ad altissima intensità, poi il mister e i suoi collaboratori si sono intrattenuti con i più anziani del gruppo: quasi un patto per affrontare le prossime 13 giornate con uno spirito diverso e alzare la media punti

Cambiare marcia. L’Arezzo stavolta deve farlo per davvero se vuole coltivare in modo sensato e concreto le ambizioni di promozione. Troppo lento il passo da ottobre a oggi per pensare di scavalcare la Pianese e tenere alle spalle il Poggibonsi, anche se in questo girone marciano tutti a media velocità.

La sconfitta di Terranuova ha però segnato un punto di non ritorno e alimentato una marea di rimpianti. “Adesso basta” ha detto Guglielmo Manzo, che martedì ha strigliato squadra e staff. Toni soft ma concetti affilati quelli del presidente: alibi finiti, maglia da onorare sempre, più cattiveria agonistica, campionato da vincere senza se e senza ma. Un modo per mettere lo spogliatoio di fronte all’evidenza: salvo exploit da parte degli avversari, non è contemplata la possibilità di fallire.

“La società ha fatto grandi sacrifici” ha ribadito Manzo, sottolineando come il club sia stato risanato dal punto di vista economico e irrobustito dagli investimenti riguardanti le strutture: oltre al centro sportivo a Le Caselle, l’Arezzo ha ottenuto in gestione anche quello di Rigutino. In entrambi i casi, sono previsti interventi per ristrutturazione e riqualificazione.

In campo bisogna muoversi sulla stessa linea. Il che significa approcciare tutte le partite con l’atteggiamento giusto (non solo gli scontri diretti), alzare il livello di combattività in certe domeniche, trovare soluzioni tattiche adatte allo scopo. Su questo dovranno lavorare il mister e i suoi collaboratori, che adesso hanno dentro due elementi in più in attacco: Persichini e Cantisani offrono maggiori soluzioni sia per il modulo che per gli incastri degli under.

Oggi, nell’allenamento al “Lebole”, la squadra ci ha dato dentro con grande lena davanti agli occhi del dg Giovannini. Ritmi alti, partitella intensa hanno caratterizzato la seduta. Le gambe ci sono, è la testa che va tenuta sempre sul pezzo. Dopo quasi due ore sul campo, Indiani e il suo vice Vettori si sono soffermati a scambiare qualche parola con i più anziani del gruppo: Castiglia, Foglia, Gucci, Settembrini. Dieci minuti di colloquio fitto fitto prima di rientrare negli spogliatoi. Una sorta di patto siglato in mezzo al campo, per affrontare le prossime 13 giornate con un piglio diverso.