Domenica, contro il Brescia, è arrivata la decima sconfitta stagionale e le ragazze di Testini adesso hanno solo 2 punti di vantaggio sul terzultimo posto. L’esperta difensore, che proprio oggi festeggia il compleanno, analizza momento e prestazione: “Ci mancano i gol e i punti, sbagliamo pure in fase difensiva e questo non aiuta. La mentalità è quella giusta, la fame l’abbiamo. Dobbiamo rimanere tranquille, siamo sicure che ne verremo fuori”
Difensore classe 1990, originaria di Bagno a Ripoli, Eleonora Binazzi proprio oggi compie 33 anni. E’ cresciuta nelle giovanili dell’Acf Firenze per poi passare in prima squadra. Con la Fiorentina nella stagione 2016/2017 ha vinto un Campionato, una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana. In maglia viola Binazzi può vantare oltre 150 presenze in serie A. Per lei si tratta di un ritorno in maglia amaranto, dopo l’esperienza nella stagione 2017/2018 in cui collezionò 22 presenze segnando un gol. Nell’annata successiva il ritorno alla Fiorentina, poi il passaggio al San Miniato e infine, nelle ultime due stagioni, l’esperienza in Serie A con l’Empoli.
Che partita è stata quella contro il Brescia?
Una partita giocata alla pari con il pareggio che sarebbe stato, a mio modo di vedere, il risultato più giusto per il gioco che abbiamo espresso, per le occasione create e per l’impegno messo in campo. Purtroppo è un periodo sfortunato dove ci gira tutto male e dobbiamo trovare tutte insieme il modo di farlo finire al più presto, perché i tre punti ci mancano da troppo tempo.
Cosa serve a questa squadra secondo la tua esperienza?
I problemi ci sono, è innegabile. Ma dal punto di vista del carattere siamo cambiate rispetto a qualche mese fa. Sicuramente il fatto di essere una neopromossa, con tante ragazze alla prima esperienza, non ha aiutato soprattutto all’inizio. Davanti siamo poco lucide e concretizziamo poco, in difesa invece commettiamo tantissimi errori. Credo sia questo. La mentalità però è quella giusta, dobbiamo continuare su questa strada e adesso ci stiamo amalgamando sempre di più come squadra. Peccato non esserci riuscite prima anche se dobbiamo rimanere tranquille.
Avete paura della retrocessione ?
Paura onestamente no, penso di poter parlare a nome di tutte. La classifica è molto corta, c’è tempo e basta pochissimo per risalire. Se vinci due gare di fila sei a metà classifica, però non basta solo dirlo. Ci aspetta quasi un intero girone di ritorno e dobbiamo iniziare a vincere per toglierci dalle zone rosse di classifica.
Quale è l’obiettivo dell’ACF Arezzo in questo 2023?
L’obiettivo deve essere la salvezza. Ormai siamo arrivate a febbraio, da neopromosse, e non possiamo che pensare a questo, anche se dispiace dirlo perché per qualità di organico questa squadra non è da ultimi posti.
Qual è la soluzione per ripartire ?
Risposta non facile da dare. Non esiste un antidoto, ma sicuramente continuare a lavorare sodo e con questa intensità e determinazione ci porterà lontano. Sono sicura. E’ importante, inoltre, non abbattersi e non lasciarsi scoraggiare, oramai quel che è fatto è fatto. Dobbiamo avere la fame necessaria per vincere le partite e per far vedere alle nostre avversarie che non ci arrenderemo mai.
Per te questa è la stagione del ritorno in amaranto dopo l’esperienza nel 2017/2018. Cosa è cambiato in questi anni?
Qualcosa è cambiato rispetto a 5 anni fa. Innanzitutto il presidente, nel 2017 c’era la signora Tavanti che era davvero un tutt’uno con noi ragazze. In generale l’ambiente era più familiare e un po’ meno professionale di adesso, senza nulla togliere all’una o all’altra situazione. Oggi ci sono più figure societarie e uno staff al completo con il match analyst, il preparatore atletico e lo psicologo. Abbiamo, da quest’anno, un campo di allenamento tutto nostro oltre che quello di Ceciliano. Insomma, la società ci lascia crescere al meglio e sono sicura che si evolverà ancora di più.