La società aveva annunciato di voler interrompere il contratto d’affitto del “Lebole” e dello “Zampolin”, che però sono ancora perfettamente curati. Probabile che vengano utilizzati per qualche altro mese. Intanto Modul Group ha ultimato i lavori di ammodernamento degli ambienti che ospitano la prima squadra all’interno del Comunale
Il “Mario Lebole” ha ancora un bel colore, il prato viene curato quotidianamente e annaffiato a intervalli regolari. Idem dicasi per il “Guerrino Zampolin”, che si trova all’inizio di viale Gramsci. Il destino dei due campini, a quanto filtra, deve ancora essere deciso. La società, dopo gli investimenti a Le Caselle e a Rigutino, aveva annunciato l’intenzione di interrompere il contratto d’affitto ma per adesso nulla è cambiato.
Lo scorso anno l’Arezzo ha affidato a Galardini Sport importanti e costosi interventi di manutenzione, che hanno rimesso in sesto entrambi i terreni. Soprattutto il “Lebole” era diventato, per dimensioni e condizioni, il palcoscenico perfetto dove allenarsi, praticamente identico al campo del Comunale. E l’ipotesi che l’antistadio, almeno per qualche altro mese, possa essere ancora utilizzato sta prendendo corpo.
La prossima settimana potrebbero concretizzarsi delle novità in questo senso, in attesa che la prima squadra completi il periodo di preparazione al “Giusy Conti” di Rigutino e in concomitanza con l’inizio del ritiro della Primavera.
Intanto, restando in tema di infrastrutture, sono stati ultimati i lavori nella pancia dello stadio, con il nuovo spogliatoio della prima squadra che cambia volto. In occasione della nuova stagione è stata realizzata una nuova pavimentazione, mentre le vecchie sedute e gli armadietti sono stati sostituiti da una nuova mobilia realizzata su misura e appositamente griffata con il logo del Cavallino rampante da parte di Modul Group, azienda a cui la società si è affidata per rendere maggiormente funzionale lo spazio dove staff e calciatori vivranno la vigilia e l’intervallo delle partite casalinghe.