La squadra non ha mai chiuso una gara con la porta inviolata, non ha mai vinto in casa e ha quasi sempre disegnato una parabola discendente nel corso dei novanta minuti: sono i tre punti deboli emersi finora, collegati tra loro e che richiedono una soluzione. 4231 e 433 le alternative di Indiani, due ballottaggi aperti a centrocampo e in attacco. Contro la Spal vincerà chi saprà osare meglio
Al di là degli infortuni, per Indiani è arrivato il momento di fare scelte incisive. L’Arezzo prende troppi gol e questa fragilità, giornata dopo giornata, ha smussato i pregi che erano venuti fuori, dilatando i difetti di un gruppo che a Recanati, per la prima volta, ha smarrito anche quella combattività che l’aveva sempre accompagnato.
Più che di modulo tattico, sembra questione di interpreti e di atteggiamento. Qualche giocatore con caratteristiche diverse da quelli utilizzati finora, o con maggiore esperienza, potrebbe dare una mano per equilibrare la squadra e leggere con maggior attenzione le varie fasi della partita. L’Arezzo non ha mai chiuso una gara con la porta inviolata, non ha mai vinto in casa e ha quasi sempre disegnato una parabola discendente nel corso dei novanta minuti: sono i tre punti deboli emersi finora, collegati tra loro e che richiedono una soluzione.
Domani sera servirà una risposta convincente sul piano della prestazione e della forza di volontà, anche per iniettare un po’ di sana fiducia in uno spogliatoio che sta fronteggiando alcune difficoltà fisiologiche e altre inattese. Come sempre, i risultati sono la medicina migliore.
Le ultime notizie danno Chiosa recuperato al cento per cento e Castiglia, Iori, Polvani, Renzi disponibili al massimo per la panchina. L’Arezzo giocherà sicuramente a quattro dietro, con Lazzarini, Risaliti, Chiosa e Coccia probabili interpreti della linea davanti a Trombini. Deli altri sei, sono sicuri di una maglia Settembrini, Mawuli, Pattarello e Gucci. I ballottaggi sono per l’altro posto in mediana (Bianchi, Damiani, Foglia) e in attacco (Gaddini, Guccione). Se sarà ancora 4231 o 433 lo vedremo al fischio d’inizio.
La Spal, dal canto suo, è partita lenta. Di Carlo ci ha rimesso la panchina e Colucci sta tentando di rimettere insieme i cocci, anche se pure i biancazzurri hanno l’infermeria affollata. Sits, Dalmonte e Siligardi sono rotti, Bruscagin è squalificato, in molti stanno giocando al di sotto delle aspettative in un ambiente che confidava di lottare per la B e si ritrova nel limbo. Domani il tecnico potrebbe anche cambiare sistema di gioco, abbandonando il 433.
La cornice di pubblico sarà di nuovo suggestiva e appagante, con circa 3.500 spettatori annunciati sugli spalti. Colucci ha chiesto ai suoi di avere coraggio, di fare la partita senza subirla e stringi stringi è quello che ha chiesto pure Indiani. Viene da pensare che vincerà chi saprà osare meglio, a meno che la contingenza non spinga per un pareggio che alla fine potrebbe rappresentare il classico brodino, in attesa di tempi migliori.