i tifosi del Perugia nel blitz in via Romana

La notte del derby passerà alla storia anche per la protesta vibrante contro le restrizioni alla vendita dei biglietti decise dagli organi di pubblica sicurezza. Striscione degli ultras biancorossi in via Romana, sciopero di 15 minuti della Minghelli. Mano pesante del giudice sportivo per il lancio di sei fumogeni e di un petardo. Lisi e Seghetti, espulsi in partita, squalificati per tre e due giornate

La notte del derby passerà alla storia anche per la protesta vibrante contro le restrizioni alla vendita dei biglietti decise dagli organi di pubblica sicurezza. I gruppi organizzati della curva nord del Perugia hanno disertato la partita per questo motivo e quelli della Minghelli, in segno di solidarietà, hanno inscenato uno sciopero del tifo della durata di 15 minuti. Poi, per tutta la gara, la sud è rimasta spoglia delle pezze che solitamente vengono appese alla balaustra. Uno striscione eloquente è stato invece mostrato durante il primo tempo con la scritta “il nostro silenzio, il nostro dissenso, trasferte libere”.

In curva era stato distribuito un volantino che riportava le motivazioni della levata di scudi: “Le vergognose limitazioni che hanno colpito la tifoseria perugina ci impongono un’attenta riflessione sull’argomento, perché il ritornello “oggi a te domani a me” non è solo un detto ma, purtroppo, un vero e proprio dato di fatto. A tal proposito i gruppi organizzati della Minghelli, questa sera, manifesteranno il loro dissenso restando in silenzio nelle fasi iniziali dell’incontro e lasciando la balaustra spoglia per tutto il primo tempo. Siamo convinti che uno stadio in silenzio faccia più rumore di qualsiasi coro. Per questo motivo invitiamo tutta la tifoseria amaranto a prendere parte a tale protesta. Basta limitazioni, ridateci il derby”.

la muraglia umana in curva Minghelli

Da segnalare il blitz di un gruppo di tifosi del Perugia che, a partita in corso, sono arrivati in via Romana, alle porte della città, e hanno affisso uno striscione con lo slogan “trasferte libere”, per poi fare ritorno a casa.

Oggi poi il giudice sportivo ha inflitto un’ammenda di 700 euro a entrambi i club. L’Arezzo è stato sanzionato per fatti contrari alle norme in materia di ordine e di sicurezza e per fatti violenti commessi dai suoi sostenitori, integranti pericolo per l’incolumità pubblica, consistiti nell’avere lanciato al 3°, 10° e 20° minuto del primo tempo e al 10° minuto del secondo tempo, sei fumogeni, nel recinto di gioco, senza conseguenze; fatto esplodere, al 1° minuto del secondo tempo, un petardo all’interno del proprio settore, senza conseguenze.

Per la società amaranto il totale delle sanzioni sale così a 1.450 euro.

Pesanti le conseguenze disciplinari per i due calciatori biancorossi espulsi durante la partita. Tre giornate di stop a Lisi per avere, al 40° minuto del primo tempo, tenuto una condotta violenta nei confronti di un calciatore avversario in quanto, con il pallone a distanza di gioco, lo colpiva con una gomitata al volto. Due giornate di squalifica e ammenda di 500 euro a Seghetti per avere tenuto, al 29° minuto del secondo tempo, una condotta irriguardosa ed ingiuriosa nei confronti della quaterna arbitrale, in quanto, dopo essere stato espulso per doppia ammonizione, si avvicinava all’arbitro appoggiando la mano all’altezza del petto senza imprimere forza e pronunciando al suo indirizzo una frase irrispettosa per contestarne l’operato; e per avere, successivamente, mentre usciva dal terreno di gioco, reiterato la
propria condotta e, avvicinandosi all’assistente arbitrale n. 1, pronunciato, all’indirizzo della quaterna arbitrale, una frase offensiva.