Braglia e Indiani nel match di andata

Il tecnico del Gubbio (squalificato stasera) e quello dell’Arezzo sono i più esperti della categoria: classe ’55 il primo, classe ’54 il secondo, si sono affrontati tante volte ed è quasi sempre stato uno spettacolo. Umbri imbattuti in casa e con due assenze di peso come quelle di Corsinelli e Udoh, amaranto senza Ekuban e Polvani, mentre Guccione è a mezzo servizio. Probabile turn over. 500 i tifosi aretini al seguito

Indiani avrebbe preferito una settimana normale, facendo gustare alla squadra il sapore dolce della vittoria, rafforzando convinzioni e certezze. Invece il calendario di questo periodo è intenso e stasera si torna in campo, oltretutto in una trasferta insidiosa come non mai (ore 20.45). Il Gubbio è squadra rodata, di livello medio alto, stabile da mesi in zona playoff, imbattuta in casa. Insomma, ci sono tutti gli ingredienti per considerare quello del “Barbetti” l’ennesimo test probante della stagione.

All’Arezzo, come si è detto più volte, finora è mancata la forza per dare continuità ai risultati positivi, tant’è che solo una volta ha vinto due partite consecutive (a gennaio contro Rimini in casa e Carrarese fuori). Ora però si sta vedendo all’opera una squadra diversa, più matura nelle proprie certezze tecniche e tattiche, con i giocatori più giovani che stanno esibendo una metamorfosi incoraggiante e una solidità complessiva più marcata.

Ekuban (infiammazione al ginocchio) e Polvani (frattura alla mano) sono indisponibili, Guccione è disponibile al massimo per uno spezzone dopo la contrattura al flessore accusata sabato. Probabile un ampio turn over, un po’ per scelta e un po’ per necessità: Masetti e Risaliti (al rientro dopo la squalifica) sono in ballo insieme a Chiosa per i due posti da centrale. Sugli esterni è prevedibile il rientro di Montini a sinistra, con Donati, Lazzarini e Renzi papabili a destra.

In mezzo al campo è difficile rinunciare alla verve di Damiani, ma tre giorni sono pochi per tornare al cento per cento e domenica prossima c’è la Vis Pesaro. Non sarebbe una sorpresa vedere Foglia e Bianchi coppia di mediani, con Catanese alle spalle di Gucci e Settembrini largo a sinistra, ruolo in cui Indiani lo sta utilizzando spesso. Sull’altro versante non è ad escludere la staffetta Gaddini-Pattarello. Il tutto senza scordare un dettaglio primario: al seguito di Settembrini e compagni ci saranno 500 tifosi aretini. Di martedì. Numeri da applausi.

Il Gubbio, con due top come Corsinelli e Udoh fermati dal giudice sportivo, ha due opzioni tattiche: 3421 o albero di natale senza un centravanti di peso, puntando quindi su fraseggio e mobilità per non dare riferimenti all’Arezzo. Di fronte due vecchi volponi della panchina, anche se il tecnico rossoblu siederà in tribuna per squalifica: Paolo Indiani, classe ’54, fiorentino di Certaldo, e Piero Braglia, classe ’55, maremmano di Grosseto. Sono i più esperti, dati anagrafici alla mano, della categoria. Entrambi giocano sempre per vincere e quando si affrontano, di solito viene fuori un bello spettacolo. Il bilancio tra i prof, per gli amanti delle statistiche, conta 2 vittorie di Indiani, 6 pareggi e 2 vittorie di Braglia in 10 incroci.