Guccione in azione nel match di andata

La società ha cambiato allenatore il 5 febbraio scorso, rimpiazzando Amaolo con Beni per inseguire il piazzamento tra le prime dieci della classifica. Abbandonato il 352, la squadra gioca con il 433 e può contare su un mix di elementi giovani e più esperti. Il centravanti Njambè e la punta esterna Volpicelli i più temibili. Sono 3 i precedenti con i biancocelesti: tutte sconfitte per l’Arezzo

LA SVOLTA DEL PINETO – Sfida in chiave play-off in terra abruzzese per gli amaranto, impegnati al “Pavone-Mariani” contro i padroni di casa del Pineto che, con 39 punti, occupano la decima posizione in classifica. Rispetto alla gara di andata non siede più in panchina l’artefice della storica promozione in C, ovvero Daniele Amaolo che era giuda dei rivieraschi con alcune interruzioni, dal 2016. E’ stato sollevato dall’incarico lo scorso 5 febbraio: fatali un periodo difficile in termini di risultati con appena quattro punti conquistati in otto partite, bottino che aveva fatto scivolare in classifica la squadra. Il ds Marcello Di Giuseppe giustificò la scelta dicendo che: ”Non si può buttare una stagione e vorrei provare già quest’anno a partecipare alla corsa alla serie B”.

CAMBIO IN PANCHINA – Al suo posto è stato ingaggiato Roberto Beni, classe 1967, nativo di San Benedetto del Tronto, che nelle ultime stagioni è stato secondo di Davide Ballardini, ultima esperienza in A e B alla Cremonese, con cui ha rescisso il contratto prima di arrivare in Abruzzo. In precedenza anche annate da vice di Edy Reja all’Atalanta e di Stefano Colantuono sempre sulla panchina bergamasca. Assieme all’ex difensore amaranto anche al Bari, all’Udinese e alla Salernitana. Inoltre è stato prima guida di Civitanovese, Santegidiese, Fermana e Rieti. Preparato a livello tattico, buon motivatore, compagno di squadra in Interregionale al Nereto, diversi anni fa, proprio di Di Giuseppe.

MERCATO E MOMENTO – In fase di mercato la società biancoazzurra ha concluso appena tre operazioni. Sono arrivati i centrocampisti Manu (Pescara) e Sannipoli (Avellino), mentre ha rescisso il suo contratto Di Filippo, accasatosi poi al Campobasso. Il Pineto, nonostante una buona classifica per una squadra neo promossa e all’esordio assoluto in categoria, non vince da un mese (1-0 casalingo dello scorso 18 febbraio contro l’Olbia) ed è reduce da tre pareggi consecutivi, l’ultimo in esterna contro la Fermana (1-1). Questo risultato ha lasciato l’amaro in bocca perché ottenuto contro il fanalino di coda del girone, oltretutto dopo aver trovato il vantaggio e sprecato in un paio di circostanze il raddoppio. Gli abruzzesi nel finale hanno rischiato di subire la beffa, con la Fermana che ha recriminato non poco, subendo un paio di espulsioni per proteste, per due rigori apparsi evidenti.

NUOVO SISTEMA – Il nuovo allenatore Beni, dal suo arrivo, ha cambiato l’atteggiamento dei suoi, abbandonando il 352 per passare ad un più offensivo 433, puntando su uno dei protagonisti della passata stagione, ovvero Njambè, che era finito un po’ ai margini con Amaolo. Il Pineto è un buon mix tra giocatori esperti e giovani, ben messo in campo, capace di cambiare spartito in corso d’opera, variando modulo come successo nelle ultime partite, equilibrato tra i reparti, che gioca un buon calcio per la categoria, con un attacco che numeri alla mano non segna moltissimo, (30 gol all’attivo) e che si poggia tanto sulle qualità tecniche e balistiche di Volpicelli. I suoi compagni di reparto non hanno dato l’apporto che club e tifosi speravano, con l’italo marocchino Chakir autore di 5 reti e il potente Njambè e l’ex Montevarchi Gambale entrambi a quota 3.

DIFESA PIU’ SICURA – La difesa, con il cambio modulo, ha guadagnato in sicurezza e solidità (5 reti subite nelle ultime 7 gare, bottino decisamente migliore rispetto alle ultime partite della gestione Amaolo). Il reparto arretrato si affida alle buone prestazioni del giovane Evangelisti (’03) rientrato da poco dopo un infortunio, degli esperti De Santis e Ingrosso, del coriaceo Marafini e alla fisicità di Villa. Il terzino Della Quercia, prodotto del vivaio biancoazzurro, nel turno precedente ha tagliato il traguardo delle 200 presenze con il Pineto. Tutto sommato di buon livello l’annata dell’estremo Tonti, portiere di esperienza per la categoria con discrete qualità soprattutto tra i pali. Dal loro arrivo a gennaio si stanno ritagliando spazio in mediana Manu e Sannipoli, in un reparto dove stanno disputando un ottima stagione gli under Lombardi, giocatore dinamico e di forza fisica, e Germinario, in gol domenica, tecnico e con una buona intraprendenza. Nell’ultimo periodo ha perso un ruolo da protagonista l’esperto Amadio, metronomo ex Latina e Teramo con oltre 350 presenze in C.

esultanza abruzzese nel match di andata

MODULO E FORMAZIONE – Per la sfida agli amaranto Beni dovrà certamente rinunciare al lungo degente Schirone, mentre sono da valutare le condizioni di Teraschi, uscito con un piccolo problema muscolare dalla sfida di Fermo. Nonostante questo il mister può contare su una rosa numerosa, con diversi ballottaggi aperti in tutte le zone del campo. Pineto con il 433: Tonti in porta, sugli esterni a destra uno tra Baggi o Teraschi (se recupera) e sull’out opposto Borsoi in vantaggio su Marafini, mentre centralmente Villa e Ingrosso con De Santis prima alternativa. In mediana Lombardi, Sannipoli e Germinario, con Manu che scalpita alle loro spalle e con Amadio che potrebbe ritrovare un posto tra i titolari. In avanti sugli esterni Volpicelli e Njambè e centralmente Gambale o Chakir a giocarsi una maglia.

GIOCATORI TOP – I giocatori da temere maggiormente sono Moussadja Njambè ed Emilio Volpicelli. Il primo è attaccante capace di giocare sull’esterno o come terminale offensivo, lo scorso anno capocannoniere con 12 reti e uomo copertina della promozione in C. Originario del Camerun, 25 anni compiuti a novembre, arrivato in Italia a Crotone nel 2018 con il barcone come tanti ragazzi africani, trovò rifugio nel centro d’accoglienza di Alba Adriatica. Notato e portato a fare un provino con la squadra della città abruzzese, venne immediatamente tesserato per esordire in Eccellenza, dove realizzò 12 reti. Poi da lì il salto in D con Campobasso, Montegiorgio, Castelfidardo, Aprilia, prima di arrivare in biancoazzurro nel luglio 2022. Ottima struttura fisica, potente, abile dentro l’area di rigore, temibile in campo aperto, “Kong” come viene soprannominato affettuosamente deve migliorare in fase realizzativa perché a volte pecca di precisione sotto porta. Ad oggi per lui 3 reti in campionato. Emiliano Volpicelli, napoletano, classe ’92, è alla sua prima stagione con la maglia degli abruzzesi, arrivato dopo la retrocessione patita con il Sangiuliano City. Punta moderna a cui piace avere il pallone tra i piedi e attaccare la profondità. Nonostante i suoi 192 cm non è un vero e proprio centravanti, ma è un esterno tutto mancino, che ama partire dalla fascia destra per saltare l’uomo e provare la conclusione. Abile ad agire tra le linee, pericoloso anche dentro gli ultimi sedici metri, è temibile quando calcia da fuori e sui piazzati. È il cannoniere dei suoi con 11 reti, in gol contro gli amaranto già ai tempi del Matelica e nella gara di andata.

PRECEDENTI – Il Pineto è decisamente la bestia nera dell’Arezzo: affrontato per tre volte negli ultimi mesi tra Coppa Italia dilettanti, poule scudetto di serie D e campionato di serie C, è sempre uscita vittorioso come nella gara di andata (1-2 al Comunale nel finale di partita grazie ad una rete di Volpicelli, in precedenza avevano segnato Chakir e Gucci).