25 aprile 2004, la festa amaranto (foto Falsetti)

25 aprile 2004-25 aprile 2024: anniversario speciale per una delle gioie più grandi della storia recente. Dalla retrocessione al ripescaggio, dall’1-0 al Cittadella all’esodo ogni trasferta. Salutate la capolista, esce Vigna entra Barbagli si alza Pasqual. La festa con il Varese, la Supercoppa con il Catanzaro. Un’annata indimenticabile

La storia la sappiamo. L’Arezzo che retrocede, la contestazione, i fischi e le sassate. Fioretti che costruisce una squadra per vincere la C2, il ripescaggio che riapre le porte della C1 e il debutto con il Cittadella in uno stadio deserto. Segna Serafini ed è il primo passo verso una cavalcata esaltante, sempre più solida, sempre più reale, sempre più coinvolgente.

Mario Somma, il Subbuteo, il 4231, gli esterni a piedi invertiti, esce Vigna entra Barbagli si alza Pasqual. E poi le maglie celesti, la scaramanzia, le vittorie. Il 2-1 di Pistoia, il 2-0 di Ferrara, il 3-0 di Lumezzane, il 5-0 di Reggio Emilia. E anche l’1-0 di Padova.

I millecinquecento nella nebbia, i rigori di Pagotto, l’arbitro Gava di Conegliano. I cazzotti sulla vetrata, la partita da non sospendere. Un pomeriggio lombardo che resta scolpito nei cuore e nella memoria: troppo insolito, troppo clamoroso, troppo bello.

Partita dopo partita, settimana dopo settimana, l’onda cresce e il Comunale, da vuoto che era, si riempie ogni volta di più. Non solo: un esodo ogni trasferta. Salutate la capolista. 42 punti alla fine del girone di andata. Un record.

Ci sono Elvis rock’n roll. Leader Gelsi. Imperatore Venturelli. La scivolata di Scotti contro il Novara. I cross di Pasqual. La miglior stagione di Passiglia. Quanto corre Teodorani. Il lavoro oscuro di Ogliari.

C’è una società forte con Piero Mancini a capo e tanti soldi da spendere, mentre i fischi diventano cori e le sassate diventano applausi. Più si allunga la striscia e più si sogna in grande, con qualche momento di malinconia qua e là. Come quando arriva la notizia dell’addio di Minghelli, contro la Pistoiese. Via gli striscioni e lacrime agli occhi.

E poi le margherite da sfogliare mentre la serie B si fa sempre più vicina. Il capitano va o resta? Il mister va a o resta?

Con il Varese finisce in gloria, lo 0-0 più bello del mondo. Sorrisi, gioia, bottiglie di spumante. Stadio e strade stracolme di gente. Balli. Sciarpe. Foto ricordo. Esaltazione. Rifacciamo la curva. Il calcio è incredibile.

E poi anche la supercoppa con il Catanzaro. Tripletta di Serafini. Il double amaranto. E’ festa comunque ma il capitano se ne va. L’allenatore se ne va. E la storia continua fino a oggi. 25 aprile 2004 – 25 aprile 2024. Sembra ieri, sono passati vent’anni.