Alessandro Renzi, classe 2004

Le pagelle di Arezzo-Campobasso

TROMBINI 6 Si gode la partita con inattesa e insperata tranquillità. La porta inviolata fa sempre bene al morale.

MONTINI 6 Non è (ancora) il trattorino che mangiava la fascia, facendo la spola indietro e avanti, indietro e avanti. Rischia a inizio gara quando fa sfilare la palla dentro l’area e Di Nardo quasi ci guadagna un rigore. Un bel taglio nella ripresa, in proiezione offensiva, su assist di Renzi. Non brilla, non sfigura.

DEL FABRO 6.5 Prestante, aitante, solido. 78 minuti di superiorità numerica ne agevolano i compiti ma l’approccio è quello giusto, anche con la palla tra i piedi.

GIGLI 6 Si regala un esordio senza sbavature. Battaglia con Di Nardo insieme a Del Fabro e insieme ne spengono le velleità.

COCCIA 5 In rodaggio. La falcata è meno prepotente del solito, le sue scorribande a sinistra s’infrangono quasi sempre prima di guadagnare il fondo. Il Campobasso, specie in inferiorità numerica, tira su il muro e passare non è facile (39′ st Righetti ng Una decina di minuti per il debutto in amaranto).

RENZI 7.5 Una scheggia tutt’altro che impazzita, un uomo ovunque che consente alla squadra di cambiare pelle a seconda dei momenti. Incursore indomito, pressa e ruba palla, si propone e crea situazioni da gol. Quando Troise lo toglie, con il risultato inchiodato sullo 0-0, il Comunale sgrana gli occhi (17′ st Settembrini 6 Entra bene il capitano, porta tigna e sagacia nel tenere palla. Pochi minuti dopo il suo ingresso, il Campobasso va sotto e per l’Arezzo il giochino si fa meno complicato).

MAWULI 6 Pasticcione, ancorché generoso, per tutto il primo tempo. E’ una regia di alti e bassi la sua, spezzettata, incostante. Poi si dà una regolata e le cose migliorano, con il Campobasso che, minuto dopo minuto, fatica per tappare tutti i buchi. Prima del gol, l’unico tiro pericoloso è il suo. Di lì in poi, se la cava.

CATANESE 5 Troise sceglie lui nel ballottaggio con Settembrini ma la prestazione è esangue. Pochi palloni toccati, incursioni rarefatte anche nel momento di maggior pressione amaranto. Non lesina impegno, corre in cerca di spazi, di visibilità, di una giocata rompighiaccio ma per un motivo o per l’altro la squadra non lo asseconda (1′ st Gaddini 6 Deve allargare i nove in maglia gialla, dare ampiezza, inventare. Non sono tre quarti d’ora memorabili però la sua presenza è utile. Un bel tiro, di quelli che sa fare lui, sibila vicinissimo al palo).

GUCCIONE 7.5 Un primo tempo sontuoso, un’ora raffinata che ne ribadiscono l’importanza nello sviluppo della manovra. E’ lui che accende lampadine, che trova corridoi dove gli altri vedono solo tanto traffico, che sposta gli equilibri. A destra, in mezzo, a sinistra, la squadra lo cerca e lui la prende per mano (st 33′ Fiore ng Entra sull’1-0 e con l’uomo in più. Fa il suo).

GUCCI 6 Con una sponda volante, manda Pattarello a procurarsi il rosso per Mondonico. Poi Guadagno gli nega il gol due volte: la prima profittando di un suo tiro moscio nell’uno contro uno, la seconda con una paratona. Nella ripresa Troise lo toglie per motivi tattici e la mossa paga (17′ st Iori 7 Falso centravanti, spariglia le carte con la sua vivacità. Il gol è un gentile omaggio di Guadagno ma va bene lo stesso. La sensazione è che sia stato un regalo d’addio prima della partenza per Lumezzane. Entro venerdì sapremo).

PATTARELLO 5.5 Recita da comprimario dopo una settimana vissuta tra campo e infermeria. Non è al top e si nota subito, oltretutto prende una stecca dopo pochi minuti che lo inibisce ancora di più. Nonostante tutto ciò, Mondonico lo fa cacciare lui (seconda espulsione procurata dopo quella di Pesaro in Coppa) e l’azione del gol nasce da una sua sgassata. Così è