Le pagelle di Vis Pesaro-Arezzo 3-0.
TROMBINI 6 Bucato tre volte senza responsabilità specifiche. Il gol di Peixoto, facile facile a due metri dalla porta, somiglia pericolosamente a quello di Corazza nella gara di Coppa con l’Ascoli. E non è un bel segnale.
LAZZARINI 5 Quando gioca sull’esterno, per un motivo o per l’altro, trova sempre una buccia di banana sul cammino. Stavolta è un tocco di braccio, sulla pressione di Orellana, che trasforma una palla banalissima in un rigore spacca partita. Si era pure dato da fare, spingendo con veemenza, ma Troise non lo fa rientrare dopo l’intervallo (1′ st Tavernelli 5.5 Debutta in un momento complicato. Rischia quando colpisce Tonucci a palla ferma e viene ammonito. Le attenuanti non gli mancano visto che è arrivato da pochi giorni. Si muove tanto, spreme poco).
DEL FABRO 5 Dietro è una serata di affanni. La Vis assortisce la prestanza di Nicastro, la tecnica di Cannavò e gli inserimenti di Orellana, scombinando la linea amaranto. Il suo maldestro colpo di testa, nel tentativo di pulire l’area, innesca l’azione del vantaggio biancorosso. La squadra concede spazi e ripartenze e anche lui ci resta sotto.
GIGLI 5 Solido contro il Campobasso, fragile a Pesaro. In coppia con Del Fabro forma una coppia di grande fisicità, con pregi e difetti collegati. Ieri sera più evidenti i secondi.
COCCIA 5 Non apre il gas, non guadagna il fondo, non domina con la falcata, non difende bene. E perde il pallone che origina il definitivo 3-0. Non è lui ancora.
RENZI 6 E’ sua una delle cose più belle del match, un raid dalla mediana all’area avversaria con gli avversari saltati come paletti. Nel primo tempo contrasta la Vis con le stesse armi: fosforo, gamba, intraprendenza. Poi Troise lo sposta da mezz’ala a terzino per ridisegnare l’assetto e anche lui scompare.
MAWULI 5 Preso in mezzo dal palleggio indiavolato degli avversari e dalle imbucate con cui Stellone aveva preparato la rivincita di Coppa. Non gli vengono grandi idee quando ha la palla, non fa muro quando ce l’hanno i pesaresi. In ritardo (30′ st Fiore ng).
SETTEMBRINI 6 Un bel primo tempo per il capitano. Lucido, mobile, ispirato nelle giocate: avvia un pericoloso contropiede, lancia Gucci a campo aperto, scodella in testa ai compagni due palloni invitanti, compreso quello per Guccione a pochi istanti dall’intervallo. Più intermittente nella ripresa (30′ st Chierico ng).
GUCCIONE 5 Leader della squadra nell’atteggiamento: incita i compagni, chiama palla, dà indicazioni, parlotta con la panchina. Vorrebbe spaccare il mondo ma stavolta la partita va per un altro verso. Quelli della Vis lo temono, gli saltano addosso, lo limitano. E la fiammella si spegne.
GUCCI 5.5 Pronti via e Tonucci gli fa capire che aria tira, rifilandogli una sbracciata tra collo e viso senza indulgenze per il suo passato da ex. La cosa non lo inibisce ma è indicativa di una foga diversa da parte delle squadre. Isolato dal gioco, produce solo un colpo di testa senza esito. Poi Troise, per la seconda volta di fila, cede alla tentazione di giocare senza centravanti e lo toglie (st 1′ Pattarello 5.5 Prima falso nove, poi esterno d’attacco. Non lesina vigore e spirito d’iniziativa, però la giocata giusta gli resta in canna).
GADDINI 5.5 E’ quello che più volte tira in porta, anche se la mira lascia a desiderare. Solo una volta costringe Vukovic al paratone con un destro dei suoi che poteva riaprire il match. Brutto inizio di ripresa e Troise lo sostituisce per reinserire un punto di riferimento davanti (17′ st Ogunseye 6 Il ritmo gara è quello che è, Tonucci e Bove lo accolgono a modo loro e l’Arezzo giochicchia senza incidere. Ciò detto, apprezzabile la sua generosità nel venire fuori area a legare la manovra. In area invece non lo servono mai).