Il presidente amaranto ha smentito le indiscrezioni di stampa e il futuro patron gialloblu Paolo Salaris ha svelato un retroscena: “A lui devo l’educazione e il rispetto lavorativo. Ci siamo divisi un paio di anni fa e ho copiato il suo core business”. Intanto venerdì per la partita contro il Legnago si è rivisto in tribuna l’ex amministratore delegato Selvaggio
Ogni tanto spunta fuori il nome di Guglielmo Manzo accostato a qualche club che milita tra i dilettanti. L’ultima indiscrezione, risalente a due giorni fa, era relativa a un interessamento del presidente dell’Arezzo per la Fc Viterbo, erede della vecchia Viterbese e militante nel torneo di Eccellenza laziale. In realtà il club è in via di acquisizione da parte di Capitolina Servizi Energia, società che opera nel commercio di energia elettrica.
Ieri si è presentato agli sportivi gialloblu il futuro, nuovo proprietario e cioè Paolo Salaris, originario di Bracciano, amministratore unico della srl sopracitata. Manzo ha smentito qualsiasi coinvolgimento e la versione è stata confermata da Salaris, che però ha svelato un retroscena a ViterboToday: “Guglielmo Manzo è per me una figura molto importante, a cui devo l’educazione e il rispetto lavorativo. Ci siamo divisi un paio di anni fa ma siamo rimasti in ottimi rapporti e ho copiato il suo core business. Ma non c’entra nulla né con la mia Capitolina Servizi Energia né con la Viterbese”.
Salaris in passato è stato responsabile dei rapporti commerciali di New Energy Gas e Luce, la spa che detiene il 99% delle quote sociali della Ss Arezzo e che è di proprietà di Guglielmo Manzo (90%) e dell’ex amministratore delegato amaranto Sabatino Selvaggio (10%). Quest’ultimo, dopo un periodo di assenza dallo stadio, susseguente alla sua uscita dal consiglio d’amministrazione dell’Arezzo, venerdì sera è tornato a sedersi nella poltronissima in tribuna vip che aveva occupato negli anni scorsi.
Per quanto riguarda i rumors legati al presidente amaranto, nella primavera del 2022 le cronache riportarono un presunto avvicinamento al Rieti, allora in serie D. La scorsa estate invece si parlò di un possibile ingresso nell’Ancona, società esclusa dal professionismo e destinata a ripartire dai dilettanti. Scenari che non si sono mai concretizzati.