L’ex attaccante dell’Empoli, per qualche giorno “suggestione” di mercato dell’Arezzo, era allo stadio insieme ai familiari del ds Cutolo, suo amico ed ex compagno di squadra. Il numero 97 del Rimini è tornato nel suo stadio ed è stato protagonista dell’episodio decisivo nel gol dei romagnoli dopo il contrasto con Trombini
“Guarda, quello è Ciccio Caputo“. In tribuna i tifosi si sono dati di gomito quando hanno scorto tra i presenti la faccia nota del bomber, per qualche giorno sogno di mercato dell’Arezzo. 37 anni, l’attaccante ha rescisso il contratto con l’Empoli quasi alla chiusura del calcio mercato estivo ed è finito nel mirino di tante squadre, anche se poi non ha firmato con nessuno e si sta godendo il calcio da svincolato. Amico di vecchia data di Nello Cutolo, con il quale ha giocato alla Virtus Entella, oggi era seduto nella centrale sud insieme ai suoi familiari e a quelli del ds amaranto, che un paio di settimane fa aveva ammesso la “suggestione” che si era creata riguardo un possibile trasferimento di Caputo ad Arezzo. Difficile, quasi impossibile, azzardare previsioni per la riapertura della campagna trasferimenti invernale. Più probabile che Caputo sia venuto al Comunale solo per guardarsi una partita in santa pace.
Tutt’altra situazione per un altro centravanti presente oggi allo stadio e cioè Giacomo Parigi, centravanti aretino del Rimini che ha vissuto un pomeriggio di grandi emozioni, con i suoi familiari e amici sparpagliati in tribuna e curva. In sala stampa a fine match ha confessato il suo stato d’animo: “Prima del calcio d’inizio ho dato uno sguardo sugli spalti, ricordando quando da piccolo andavo con mio padre nella sud a vedere l’Arezzo di Elvis e Floro. Poi ho pensato solo a giocare, in un campo pesante e contro difensori molto forti. Il nostro gol? La palla si è allungata, sono riuscita a toccarla con la punta del piede e poi, sullo slancio, sono finito addosso a Trombini. Non credo fosse fallo, è andata bene a noi stavolta. In ogni caso, spero di tornare presto in questo stadio”.