Ieri sera l’annuncio della società: licenziato l’allenatore perché non aveva inserito in lista il figlio del presidente, Mattya D’Alessandro, seconda punta classe 2004. Al suo posto annunciato Liverani. Quindi il duro confronto tra dirigenza e squadra al Liberati: alla fine il dietrofront, con il mister che è stato convinto dai calciatori a rimanere. Lunedì contro l’Arezzo si preannuncia un clima infuocato allo stadio. E i tifosi amaranto non ci saranno

Incredibile ciò che è successo nelle ultime ore alla Ternana. Ieri sera intorno alle 19.30 il clamoroso annuncio della società: esonerato il tecnico Ignazio Abate tra la sorpresa generale: la squadra infatti è a -3 dalla capolista Entella e ha 2 punti di penalizzazione da scontare per inadempienze della vecchia proprietà. Incredibile la motivazione del licenziamento, riconducibile al mancato inserimento in lista del figlio del presidente, Mattya D’Alessandro, seconda punta classe 2004. Poco dopo il secondo annuncio: in panchina, a partire dalla gara con l’Arezzo, ci sarà Fabio Liverani, che a Terni aveva già allenato in B.

Sconcerto tra i tifosi rossoverdi, spiazzati dalle notizie arrivate come fulmini a ciel sereno, e nell’ambiente calcistico in generale. Poi, dopo ore di confronto duro fra il presidente Stefano D’Alessandro e la squadra, andato in scena al Liberati nella notte, il nuovo ribaltone: Abate resta su richiesta dei calciatori. Il tecnico inizialmente non voleva tornare indietro, poi è stato convinto dallo spogliatoio e alla fine, intercettato dai cronisti, ha cercato di buttare acqua sul fuoco. L’accordo con Liverani, invece, è stato stracciato.

Lunedì sera nel posticipo contro l’Arezzo si preannuncia un ambiente infuocato allo stadio, sia per questi ultimi accadimenti che per il valore dei tre punti per la classifica. Purtroppo non ci saranno i tifosi amaranto, ai quali è stata vietata la trasferta a causa degli incidenti che precedettero il match di andata.