(foto pagina fb Ternana calcio)

La settimana è stata caratterizzata dall’incredibile esonero di Abate, poi rimesso al suo posto dopo la decisa presa di posizione dello spogliatoio. In mezzo, l’annuncio dell’arrivo in panchina di Liverani, abortito nel giro di poche ore: una vicenda che ha scosso l’ambiente in vista del posticipo di domani sera. La squadra ha il miglior attacco del torneo, la miglior difesa e lotta con l’Entella per la promozione diretta in B. Nell’ultima campagna trasferimenti, acquistati elementi di spessore come Vallocchia, Millico e Brignola. Il fantasista Cicerelli, capocannoniere del girone, e il centravanti Cianci gli elementi top

TERNANA, ORE FOLLI – Monday night per il nuovo Arezzo targato Cristian Bucchi, impegnato nella delicata sfida del Libero Liberati contro la Ternana, che con 51 punti e 2 di penalizzazione, occupa la seconda posizione di classica. Il giovedì appena passato in casa rossoverde è stato un giorno che definire di ordinaria follia forse è riduttivo. Intorno alle ore 20, mister Ignazio Abate era stato sollevato dall’incarico dal presidente D’Alessandro. Motivo del contendere il mancato inserimento del figlio del patron, l’attaccante 2004 Mattya, nella lista della squadra per il prosieguo del campionato, anche se già nei mesi scorsi qualche scricchiolio tra tecnico e società si era avvertito. In pochi minuti annunciato anche il sostituto, ovvero Fabio Liverani, allenatore delle Fere nella stagione 2016-17 che pare avesse già da tempo un accordo con il sodalizio rossoverde. A questo punto la squadra intera ha chiesto un immediato incontro al presidente per farlo ritornare sui suoi passi. Confronto che si è tenuto all’interno dello spogliatoio dello stadio e che si è protratto per oltre tre ore fino alle 2.30 di notte. L’opera di convincimento dei giocatori ha dato buon esito e così Stefano D’Alessandro ha fatto dietrofront sulla propria scelta, decidendo di dare ascolto alla squadra e di mantenere sulla propria panchina Abate.

LA GESTIONE ABATE – L’ex difensore del Milan e della Nazionale, 37 anni compiuti a novembre, è alla stagione di esordio tra i “grandi”, dopo aver guidato prima la formazione Under 16 e poi la Primavera rossonera, raggiungendo nel suo biennio alla guida di quest’ultima buoni risultati soprattutto in Youth League. E’ un allenatore a cui piace un calcio propositivo fatto di velocità, pressing, ma anche attento alla fase di non possesso.

MERCATO SCOPPIETTANTE – Riavvolgendo il nastro a inizio settimana, il ds Carlo Mammarella, anche lui pronto a lasciare nel caso fosse stato confermato l’esonero di Abate, era stato il protagonista dell’ultima giornata di mercato, chiudendo ben 4 affari. Sono arrivati in casa rossoverde il centrocampista Vallocchia (Triestina) e l’esterno Millico (Foggia), il portiere Passador (Pro Vercelli, nello scambio con il pari ruolo Franchi), l’eclettico difensore Fazzi (Lucchese), il giovane centrocampista Ciammaglichella (2005 prelevato dal Torino) e soprattutto Brignola dal Catanzaro. Giocatori arrivati per rendere la Ternana ancora più solida, allungando la panchina, ma creando il problema di chi mettere fuori lista. Questo perché sono rimasti a Terni Viviani, Mattheus, Ferrante e Donnarumma (sfumato in extremis il suo passaggio al Pescara), che non hanno trovato una sistemazione diversa in questa finestra di trattative. Al netto di tutto, quello che è successo giovedì ha unito ancora di più la squadra al tecnico e questo potrebbe essere uno slancio per il finale di stagione.

GRANDI NUMERI – Tornando al calcio giocato, la Ternana è reduce dal successo di Legnago (0-1 rete di Cicerelli), che le ha permesso di rosicchiare due punti alla capolista Entella. Vittoria arrivata alla fine di una partita complicata, che comunque ha dimostrato, anche se non ce ne era bisogno, la solidità della compagine umbra: solo due sconfitte in campionato (l’ultima a Pineto lo scorso 17 gennaio), miglior attacco (47 le reti all’attivo, ben 33 realizzate in casa) e miglior difesa del torneo (14 reti subite, ben 13 clean sheet portati a casa). La difesa subisce pochi gol e questa solidità è data da una terza linea esperta, forte, che si poggia su elementi che non hanno bisogno di grandi presentazioni, di sicuro affidamento in categoria come Casasola, Loiacono, Capuano e Tito, gente con tante presenze anche in B. Capitan Capuano è giocatore di una buona struttura discreto nel gioco aereo, Loiacono è abile in marcatura e in anticipo, mentre i due terzini Casasola e Tito, tra l’altro utilizzato nelle ultime giornate come braccetto di sinistra, che quando accompagnano la manovra sono veri e propri attaccanti aggiunti. Nel reparto più di un alternativa sono l’ex amaranto Donati e il mancino Martella. Difesa strutturata fisicamente, forte sui palloni alti, che potrebbe soffrire se presa in velocità. In mediana Abate avrà qualche problema vista la contemporanea assenza di Damiani, out a causa della rottura del crociato e di Romeo, infortunatosi nel turno scorso e fuori per almeno un paio di mesi a causa di un infortunio al collaterale. Il reparto dispone comunque di ottimi giocatori come Corradini, play della squadra, ottima visione e discreta tecnica, De Boer, tra migliori per rendimento, l’ex pescarese Aloi, mezz’ala di qualità, e gli ultimi arrivati Vallocchia, giocatore di corsa e tecnica, e del baby Ciammaglichella, dinamico e abile negli inserimenti.

ATTACCO DI VALORE – Il reparto offensivo è quello maggiormente ricco di scelte e qualità. Cianci è il centravanti titolare, con Ferrante e Donnarumma che hanno avuto un ruolo fino a oggi da comprimari, tra l’altro rimanendo sul mercato per tutta la sessione invernale. Sugli esterni e sulla trequarti Abate può contare su Cicerelli, Curcio (autore due realizzazioni e diversi assist) e sulle new entry Millico, giocatore eclettico abile a muoversi su tutto il fronte offensivo, e soprattutto di Brignola. Arrivato dal Catanzaro, 25 anni, uno con 4 realizzazioni in serie A tra Benevento e Sassuolo e oltre 80 presenze in B, mancino, molto rapido e capace di creare la superiorità.

MODULO E FORMAZIONE – Ternana che come detto in precedenza dovrà rinunciare a Damiani e Romeo, a cui si aggiunge Krastev, mentre è in dubbio la presenza di Maestrelli. Fere con il 3421. Vannucchi in porta, terzetto difensivo formato da Capuano, Loiacono e Tito con Fazzi prima alternativa. Sugli esterni Casasola e Donati con la diga centrale formata da Corradini e De Boer, con Aloi e Vallocchia che rappresentano soluzioni importanti. Tra le linee Cicerelli e uno tra Millico o Brignola. In avanti Cianci.

GIOCATORI TOP – I giocatori da tenere in maggiore considerazione sono Emanuele Cicerelli e Pietro Cianci. Il primo è foggiano di San Giovanni Rotondo, classe ’94, arrivato in estate in prestito dal Catania, con ottima esperienza in B (Frosinone, Reggina, Foggia e Salernitana) e in C (Paganese, Aversa, Pordenone). Esterno offensivo che predilige la fascia mancina ma che non disdegna di giocare sul lato opposto oltre che agire dentro al campo o come seconda punta. E’ a lui che la squadra si appoggia nelle azioni offensive, cercando di mettere in moto le sue qualità e la sua imprevedibilità. Abile tecnicamente, in questa stagione diverse reti da incorniciare che ne dimostrano l’elevata tecnica, bravo nel dribbling, smaliziato, pericoloso sui calci piazzati. È il capocannoniere del campionato con 14 reti. Pietro Cianci, anche lui pugliese, nativo di Bari, è il classico centravanti d’area, strutturato e fisico, dall’alto del suo metro e 96. Ventinove anni appena compiuti, giocatore esperto in terza serie, dove ha raccolto oltre 300 presenze, vestendo tra le altre le maglie di Fidelis Andria, Catanzaro, Siena, Taranto e Catania. Uomo d’area di rigore, molto forte nel gioco aereo, bravo spalle alle porta e a far salire la squadra. All’attivo 10 reti in campionato, per lui la seconda volta in carriera in doppia cifra, sta disputando una delle sue migliori stagioni.

PRECEDENTI – All’andata la Ternana fece sua l’intera posta in palio (1-2) grazie proprio alle reti di Cianci e Cicerelli e gol amaranto a firma Tavernelli. L’ultimo precedente al Liberati risale al 21 dicembre 2008, quando la gara si chiuse sull’1-1. Vantaggio Arezzo grazie a Fabio Lauria e pareggio rossoverde a firma Marco Rigoni.