Il tecnico all’esordio sulla panchina amaranto: “Lo spirito e la compattezza mi lasciano soddisfatto, abbiamo concesso poco ai palleggiatori della Ternana, anche se sui tre gol subiti potevamo fare meglio. La sconfitta deve spingerci a lavorare per colmare il gap che c’è con avversari più forti. Ravasio fuori per un dolore al collaterale”

Esordio amaro per Cristian Bucchi sulla panchina amaranto, anche se il tecnico a fine gara non fa drammi: “Ci sono cose che mi lasciano soddisfatto e penso allo spirito, alla compattezza, al fatto di essere rimasti in partita fino al 3-1. Non eravamo un pugile che barcollava, siamo restati in piedi e abbiamo giocato da squadra. Purtroppo abbiamo commesso errori che ci sono costati cari, dobbiamo capire che i dettagli spostano il risultato. C’è rammarico, questa sconfitta deve insegnarci qualcosa e noi lavoreremo per colmare il gap che ci separa da avversari più forti. Ravasio ha avvertito un dolore al collaterale già stamattina, non l’abbiamo rischiato per questo. Le scelte iniziali sono nate per non squilibrare le abitudini dei giocatori. Qualcosa di diverso l’avevamo preparata nelle aggressioni: volevamo andare a prenderli alti perché se la Ternana la lasci giocare, con i palleggiatori che ha, poi ti fa male. Da questo punto di vista siamo stati bravi: abbiamo concesso poco a Cianci, Curcio e Cicerelli, che però con 4 o 5 tiri hanno segnato 3 gol. E lì dovevamo fare più attenzione. Prima della partita ho parlato con Abate: gli ho detto che faccio questo mestiere prima di lui e che dovrà armarsi, perché dii situazioni complicate gliene capiteranno tante. Ma lui è bravo, ciò che è successo negli ultimi giorni lo renderà più forte”