Stamani primo allenamento a Rigutino per il nuovo acquisto. Bucchi lo stima, lo ha già avuto alle sue dipendenze ed è stato decisivo per strapparlo al Cerignola
Prima sgambata amaranto per Jacopo Dezi. Stamani il nuovo acquisto si è allenato con i compagni a Rigutino: palestra nella fase iniziale della seduta e poi esercitazione tattica, per concludere con la partitella. 33 anni compiuti il 10 febbraio, il centrocampista era svincolato ed è stato letteralmente soffiato al Cerignola, che lo aveva aggregato al gruppo in vista del tesseramento. Decisivo lo charme di Cristian Bucchi, che conosce bene Dezi e che, con uno slot libero in lista, lo ha convinto a scegliere l’Arezzo, con un contratto di quattro mesi, nonostante i pugliesi siano in testa alla classifica nel girone C.
“Dezi è uno da serie A” diceva Bucchi qualche anno addietro, quando lo stava allenando per la prima volta a Perugia nella stagione 2016/17. “Il ragazzo ha fatto un percorso importante, è maturato tantissimo, ha un’intelligenza da categoria superiore. E’ difficile prendergli le contromisure e io voglio esaltare queste sue caratteristiche”: un attestato di stima tutt’altro che banale, tant’è che nell’annata 2019/20 i due si ritrovarono a Empoli, sempre in serie B.
Il tempo da allora è passato e non è un dettaglio da poco. Dezi ha superato la trentina, è fermo da quasi un anno (ultima presenza ufficiale il 28 aprile 2024, quando giocò 32 minuti con il suo Padova contro la Triestina) perché non aveva trovato la sistemazione giusta nonostante il lungo elenco di corteggiatori. Fisicamente è a posto, atleticamente dovrà recuperare il ritmo gara il più in fretta possibile per mettere a disposizione della squadra il suo talento.
Dal punto di vista tecnico, Bucchi ritrova in organico un calciatore di qualità superiore alla media. In carriera è stato utilizzato in tutti i ruoli del centrocampo, anche se la sua collocazione ideale è quella da mezz’ala nel 433. Dinamico, molto mobile, ha nei piedi non solo lo scarico a breve distanza ma anche il passaggio in verticale. Inoltre è sempre stato bravo negli inserimenti senza palla, caratteristica che manca all’Arezzo attuale, fatta eccezione per Chierico.
L’allenatore dovrà assemblare con sagacia il materiale che adesso ha a disposizione, continuando a curare le fragilità psicologiche di un gruppo che ha bisogno di essere rivitalizzato, rinfrancato, rasserenato. Bucchi ci sta mettendo l’anima per sgravare dalle spalle dei calciatori il fardello della mancanza di risultati e l’energia con cui ha battuto su questo tasto, il vigore con cui dirige le sessioni di allenamento lo conferma.
Se a Rimini ci sarà già spazio per Dezi è difficile prevederlo. Di sicuro lì in mezzo i bioritmi non sono al top: Settembrini è appena rientrato in gruppo dopo lo stop per la sinovite, Chierico e Damiani non giocano novanta minuti da mesi, Mawuli è squalificato. Bucchi può giocarsi le carte Santoro e Renzi, con l’alternativa Fiore ed eventualmente anche Lazzarini. Il posticipo si preannuncia niente affatto semplice e all’Arezzo serve un buon risultato. Dezi, anche per uno scampolo di gara, può dare una mano.