Le ragazzine amaranto si sono sbarazzate della Ternana con un secco 3-0, mentre nello scorso turno hanno pareggiato 0-0 contro il Bologna. Quella del tecnico è una famiglia che vive per il gol
Alla prima esperienza con il settore giovanile dell’Acf Arezzo, Michele Spataro si è già dimostrato un allenatore capace. L’esordio nella fase nazionale lo testimonia: le amaranto si sono imposte per 3-0 sul campo della Ternana, guadagnando oltre i tre punti ulteriori consapevolezze.
Le ragazzine di Spataro hanno approcciato benissimo il match, sfiorando subito il gol con Arena. Al 6’ vantaggio dell’Acf grazie al tiro in diagonale di Hervieux. Il primo tempo si è chiuso con il risultato di 2-0, con Marra che al 38′ ha siglato la rete del 2-0. Nonostante la timida reazione delle Fere nel secondo tempo, una scatenata Hervieux ha chiuso definitivamente i conti all’82 con la rete del 3-0.
La fase nazionale sarà lunga e faticosa, ma con questa grinta e il bel gioco visto a Terni, l’under 17 può regalare emozioni. L’ex bandiera della Sinalunghese è stato da subito affascinato dal progetto di una società che punta a investire sul settore giovanile in ottica prima squadra. Una sfida affascinante, che Spataro ha accettato da subito con grande entusiasmo. Il campionato delle amaranto sinora è eccellente, in quanto partita dopo partita si ha la sensazione di vedere una squadra che si conosce a memoria, con trame di gioco sempre più consolidate. Lo 0-0 dello scorso weekend contro il Bologna non toglie nulla all’ottimo percorso delle ragazze, che di certo daranno il 200% nella trasferta di Pisa della prossima giornata. Un match per continuare a sognare.
In ogni caso, nella famiglia Spataro il pallone va di moda. Effettivamente, da un bomber come lui non poteva che nascere una giocatrice di ottime prospettive future. Lei è Micol Spataro, ha 13 anni ed è il capocannoniere dell’Under 15 dell’Acf con 6 reti. Nonostante la giovanissima età, ha già mostrato a tutti il suo talento, con una buonissima tecnica individuale e gol di pregevole fattura. Del resto si sa: buon sangue non mente.
