La squadra è nata la scorsa estate dopo il fallimento dell’Ancona ma, nonostante tanti elementi di qualità, non è mai decollata: appena 4 vittorie in 32 giornate, striscia negativa di 7 partite, attacco sterile e quart’ultima difesa del girone. Il club ha ingaggiato giocatori di spessore al mercato di gennaio, poi ha esonerato Bonera e chiamato Oddo per dare una svolta che non si è vista. Domani al Comunale probabile 352 senza i gioiellini Torriani, Bartesaghi e Camarda, convocati nelle Nazionali. Il difensore Coubis e la mezz’ala Ianesi elementi top

MILAN FUTURO, LE REGOLE – L’Arezzo cerca di riprendere il cammino nella sfida interna del Comunale contro il Milan Futuro che, con 24 punti, occupa la diciottesima posizione. La squadra è nata ufficialmente lo scorso 27 giugno in seguito all’esclusione dell’Ancona dalla serie C, affidando il ruolo di responsabile generale e direttore sportivo a Jovan Kirovski, ex calciatore statunitense originario della Macedonia, con un ruolo dal 2013 al gennaio 2024 di direttore tecnico dei Los Angeles Galaxy. Le seconde squadre hanno un regolamento diverso dalle altre della terza serie. La Figc ha stabilito che concorreranno per la promozione in B, come era previsto in precedenza, ma potranno anche scendere in D. In caso di retrocessione la seconda squadra può iscriversi al campionato dilettantistico e potrebbe essere ripescata in serie C. Con il nuovo regolamento, ogni seconda squadra può includere nella distinta di gara fino a 26 calciatori. Tra questi, solo 4 possono essere nati prima del primo gennaio 2002, mentre tutti gli altri devono essere nati dopo il 31 dicembre 2001. Inoltre fino ad un massimo di sette calciatori della distinta di gara possono essere stati tesserati per meno di sette stagioni sportive in una società affiliata alla Figc, gli altri devono aver accumulato almeno sette stagioni sportive con una società affiliata. Infine non potranno mai giocare nello stesso campionato della prima squadra o in uno superiore.

NUMERI NEGATIVI – Dati alla mano la stagione d’esordio per i giovani rossoneri è pressoché disastrosa. La squadra è nata con tanto entusiasmo e negli intenti della società doveva fungere da trampolino di lancio per diversi ragazzi, su tutti Camarda, ma il progetto non è stato accompagnato a dovere, con i rossoneri che adesso sono spalle al muro. La classifica non ha mai sorriso ai milanisti durante l’annata, impantanati nelle acque torbide della zona retrocessione da tutta la stagione. L’eventuale discesa in serie D sarebbe la firma su un fallimento totale e probabilmente metterebbe la pietra tombale sull’Under 23 rossonera. I numeri sono negativi: con 4 successi in 32 partite (è la squadra che ha vinto meno assieme al Sestri), Bartesaghi e compagni si trovano al terzultimo posto ad appena un punto dalla retrocessione diretta e sono reduci dal pareggio casalingo contro il Pontedera (1-1), dove hanno subito l’ennesima rimonta di questa annata. Con 27 reti l’attacco è tra i meno prolifici del campionato e la difesa, con 49 gol subìti, è la quarta peggiore. Inoltre i 3 punti non arrivano dal primo febbraio (2-1 in casa della Spal), con una striscia preoccupante da quell’ultimo successo, ovvero 5 sconfitte e 2 pareggi, che hanno fatto scivolare il Milan a 12 punti dalla salvezza diretta.

CAMBIO IN PANCHINA – Il club per cercare di raddrizzare la stagione, lo scorso 11 febbraio, ha esonerato Daniele Bonera, affidando la panchina a Massimo Oddo. Classe ’76, pescarese, da giocatore ha vestito tra le altre le maglie di Napoli, Verona, Lazio, Milan, Bayern e Lecce, vincendo una Coppa Italia, uno scudetto, una Supercoppa italiana, una Champions League, una Supercoppa Uefa, una Coppa del mondo per club e soprattutto il Mondiale 2006 con l’Italia. Inizia in panchina nel 2013 con gli allievi del Genoa, poi Pescara primavera fino alla promozione in prima squadra nel maggio 2015, che l’anno successivo porta in A dopo il vittorioso spareggio play-off contro il Trapani di Serse Cosmi. Poi per lui stagioni con alterne fortune con Udinese (A), Crotone, Perugia, Pescara, Spal in B e Padova in C, sua ultima squadra prima di sedersi sulla panchina dei giovani rossoneri. Elastico a livello tattico, è uno a cui piacciono le squadre aggressive, corte tra i reparti, con la difesa alta.

RINFORZI OVER – Nel mercato invernale il Milan era andato alla ricerca di profili esperti e di categoria per cercare di risollevare una situazione poco brillante. Sono arrivati il difensore Camporese dal Cosenza, l’eclettico Quirini dalla Lucchese, il talentuoso Ianesi prelevato dal Pontedera e dal Cittadella erano approdati il centrocampista Branca e l’attaccante Magrassi, tra l’altro trattato anche dall’Arezzo in estate. Questi innesti non hanno impattato però più di tanto sull’andamento della stagione e l’obbiettivo adesso è evitare la retrocessione diretta, guadagnando la miglior posizione possibile in chiave play-out. Tanti i giovani da cui si aspettava una crescita importante, non hanno risposto alle aspettative: su tutti il gioiellino Camarda, appena due reti in campionato, che come Torriani, Bartesaghi e Liberali hanno sofferto lo sballottamento continuo tra prima squadra e under 23. Inoltre Bonera prima e Oddo poi hanno perso Jimenez, in gol nella gara di andata, ormai in pianta stabile nella prima squadra guidata da Sérgio Conceição, e Zeroli passato a gennaio al Monza. Ben 39 i giocatori utilizzati in stagione, di cui 14 stranieri, con conseguente mancanza di certezze e assenza di punti di riferimento.

Massimo Oddo, a destra, con il collaboratore Mauro Tassotti (foto Instagram Ac Milan)

MODULO E FORMAZIONE – Per la gara del Comunale assenti Bartesaghi e Torriani in Under 20 e Camarda in Under 19. Oddo dovrà rinunciare per infortunio anche a Fall, mentre paiono recuperati a pieno Chaka Traorè e Ianesi. Difficile individuare l’undici titolare, con il Milan Futuro che dovrebbe schierarsi con il 352. Raveyre in porta, linea difensiva con Coubis, Camporese e uno tra Minotti o Zukic. Sugli esterni Quirini e Bozzolan, in mediana Branca, Malaspina e uno tra Sandri, Vos e Alesi, in avanti Ianesi e Magrassi, con Sia e Omoregbe prime alternative.

GIOCATORI TOP – I giocatori da temere, esclusi gli over, sono Andrei Coubiș e Simone Ianesi. Il primo è figlio di genitori di nazionalità rumena, ma nato e cresciuto a Milano, nazionale under 21 della Romania, convocato in un paio di circostanze anche nell’under 20 azzurra. Classe 2003, nelle giovanili del Milan dal 2019, è il giocatore più utilizzato della stagione in casa rossonera. Centrale difensivo imponente dal punto di vista fisico (190 cm) e dotato di una buona tecnica. Veloce nonostante la stazza, ha spiccata personalità, caratteristica che gli era valsa la fascia da capitano della Primavera. Abile nel gioco aereo, arcigno in marcatura, una rete in campionato al Pescara. Ianesi è classe ’02, passato per le giovanili dell’Udinese, messosi in luce con la maglia del Pontedera. Estremamente tecnico, imprevedibile nella giocata, nasce trequartista o esterno offensivo, ma durante la stagione, quando vestiva la maglia granata, Agostini lo utilizzava soventemente come mezz’ala d’assalto, sfruttandone le doti di inserimento senza palla e la capacità di incunearsi tra le linee. Bravo nel dribbling, rapido, agile e scattante, abile a calciare con entrambi i piedi, in campionato per lui 7 reti e diversi assist, una realizzazione da quando veste la maglia del Milan Futuro, al suo esordio contro l’Ascoli. E’ rientrato in campo domenica scorsa dopo che un piccolo malanno fisico lo aveva tenuto ai box per quasi un mese.

PRECEDENTI – L’unico precedente è il 2-2 della gara di andata griffato da Longo, Tavernelli, Jimenez e Gucci nei minuti finali. Ad oggi l’Arezzo non ha mai vinto contro una squadra B negli 8 precedenti, 7 dei quali contro la Juventus Next Gen.