Un 18enne direttore di gara della sezione aretina è finito all’ospedale. Episodio increscioso a margine del memorial Mirco Poggini. La ferma condanna della Ss Arezzo: “Violenza inaudita, il responsabile è stato identificato”

Un increscioso episodio ha fatto da epilogo al primo memorial Mirco Poggini che si è svolto oggi pomeriggio allo stadio. In campo sei squadre giovanili: Arezzo, Pontedera, Vis Pesaro, Carrarese, Nuova Alba e Siena. Il torneo era dedicato al ricordo del custode e tuttofare del centro sportivo Le Caselle, morto l’8 giugno di due anni fa in un incidente stradale all’età di 58 anni.

Il padre di un ragazzino della Vis Pesaro, squadra sconfitta in finale dagli amaranto, è riuscito a introdursi negli spogliatoi e, a quanto sembra dalle prime ricostruzioni, aggredire il direttore di gara, ferendolo a un braccio. L’arbitro, 18enne e appartenente alla sezione aretina, è stato assistito dai sanitari della Croce Bianca, presenti sul posto con l’ambulanza, e trasportato al pronto soccorso del San Donato, dove è arrivato in codice verde. Sulla vicenda indagano i carabinieri.

LA NOTA DELLA SS AREZZO

“La Società Sportiva Arezzo condanna con assoluta fermezza il gravissimo episodio avvenuto nel pomeriggio di oggi, domenica 2 giugno, allo stadio “Città di Arezzo” al termine della finale del Memorial “Mirko Poggini”, manifestazione dedicata alla categoria Under 12 che ha visto protagonisti i ragazzi di Arezzo e Vis Pesaro.

Mentre erano in corso le premiazioni, una persona – genitore di un giovane calciatore della Vis Pesaro – si è introdotta all’interno dello spogliatoio del direttore di gara e ha aggredito l’arbitro, causandogli lesioni che hanno richiesto il ricovero in pronto soccorso. I dirigenti della Ss Arezzo, immediatamente intervenuti, hanno contribuito all’identificazione dell’aggressore grazie anche alle immagini registrate all’interno dell’impianto. L’uomo è stato fermato dalle forze dell’ordine.

«Sono allibito – dichiara il direttore del settore Giovanile Paolo Bertini – e non riesco a capacitarmi di come una giornata di festa, pensata per bambini di 12/13 anni al loro primo approccio con il calcio a 11, possa trasformarsi in un atto di violenza così grave. A nome del presidente Guglielmo Manzo e del direttore sportivo Nello Cutolo, esprimo la più totale solidarietà all’arbitro aggredito e alla sezione Aia di Arezzo. La loro presenza oggi è stata garanzia di qualità e correttezza, in un torneo dove solitamente sono i dirigenti a ricoprire il ruolo arbitrale. L’episodio è di una gravità inaudita e lo condanniamo con tutte le nostre forze».

La società sottolinea come la collaborazione del responsabile della Vis Pesaro abbia contribuito all’identificazione dell’aggressore, che adesso dovrà rispondere penalmente del proprio gesto. Un gesto vile, inaccettabile, che nulla ha a che vedere con i valori dello sport, del rispetto e dell’educazione che eventi come questo dovrebbero sempre trasmettere. Nessuna giustificazione è ammissibile. Nessun silenzio è tollerabile. È stato superato un limite e tutti insieme, con fermezza e responsabilità, dobbiamo alzare la voce per proteggere il futuro del nostro sport e dei nostri ragazzi”.