Il presidente Guglielmo Manzo parlò di 7/8 giocatori da inserire in organico per la prossima stagione, tutti di alto livello e funzionali alla rincorsa verso la serie B. E in effetti l’Arezzo sta cercando un portiere, due terzini, un difensore centrale, almeno un centrocampista, una prima punta e due esterni. Il quadro della situazione
Il presidente Guglielmo Manzo, nella sua ultima intervista, parlò di 7/8 giocatori da inserire in organico per la prossima stagione, tutti di alto livello e funzionali alla rincorsa verso la serie B. L’Arezzo, fatte salve le incognite di mercato, in vista del nuovo campionato sta cercando un portiere, due terzini, un difensore centrale, almeno un centrocampista, una prima punta e due esterni. Poi dipenderà anche dalle cessioni, dalle occasioni che si presenteranno, da possibili sorprese durante il ritiro. Il quadro è più o meno questo.
Con l’addio di Daniele Borra (1995), serve un altro estremo difensore da affiancare a Luca Trombini (2001). A oggi i nomi più gettonati sono quelli di Giacomo Venturi (1992), in scadenza con il Gubbio, e di Giacomo Poluzzi (1988), sotto contratto con il SudTirol.

In difesa l’obiettivo è rimpinguare le corsie esterne: a destra è confermato Alessandro Renzi (2004), a sinistra è stato prolungato il contratto di Samuele Righetti (2001). Più sfumata la posizione di Alberto Montini (2001) e di Lorenzo Coccia (2002), che con Bucchi non hanno trovato molto spazio: entrambi sono sotto contratto ma l’Arezzo valuta più scenari. Non è un caso che per la fascia mancina sia forte l’interesse per Fabio Tito (1993) della Ternana, corteggiato senza successo anche l’estate scorsa. Nell’altra zona di campo invece stanno salendo le quotazioni di Ettore Quirini (2003), trasferitosi a gennaio dal Pontedera al Milan Futuro. I baby rossoneri sono retrocessi in D e, in attesa di capire se ci sono margini per un ripescaggio, la rosa verrà radicalmente cambiata. Quirini è un elemento guizzante, di gamba, rapido e tecnico che difatti può giocare anche trenta metri più avanti. Ha pure una buona versatilità, caratteristica che Bucchi apprezza.
Fanno parte del progetto i centrali Marco Chiosa (1993), Niccolò Gigli (1996) e Matteo Gilli (1997). Tornerà alla base Dario Del Fabro (1995), reduce da un’annata travagliata sia in amaranto che al Catania, dove si era trasferito in inverno. Una sua permanenza è oggi da considerarsi improbabile, mentre va definito il futuro di Mirko Lazzarini (2000), che ha avuto pochissimo minutaggio ma che è vincolato fino al 2026.

In mezzo al campo, l’Arezzo ha ufficializzato oggi il rinnovo di Jacopo Dezi (1992) fino al 2026, operazione ampiamente annunciata nei giorni scorsi. In mediana sono sicuri della permanenza Filippo Guccione (1992), play designato della squadra, oltre agli intermedi Luca Chierico (2001) e Shaka Mawuli (1998). Nubi diradate per Mattia Damiani (2003): gli infortuni lo hanno penalizzato e nell’ultima parte di stagione ha morso il freno. Ma da parte del tecnico e del club è stata ribadita fiducia in un prospetto giovane e di qualità. Ancora da chiarire il destino del capitano Andrea Settembrini (1991), legato all’Arezzo da un altro anno di contratto. Per Salvatore Santoro (1999), probabile cessione a titolo temporaneo. Sebastiano Bianchi (2002), dopo il prestito alla Casertana, potrebbe finire al Picerno a titolo definitivo. Il ds Nello Cutolo ha sondato il terreno per Francesco Corsinelli (1997), jolly del Gubbio che è uno degli elementi più appetiti della categoria.
In attacco è in stand by Emiliano Pattarello (1999). I corteggiatori sono numerosi ma per adesso non ci sono trattative vere sul tavolo: la margherita verrà sfogliata ancora per qualche settimana. Prolungato fino al 2028 il contratto di Camillo Tavernelli (1999), confermatissimo Mario Ravasio (1998). Come attaccante esterno rientra Mattia Gaddini (2002) dal prestito al Pontedera, mentre Alessandro Capello (1995), uno degli acquisti più importanti di gennaio, partirà sicuramente per il ritiro di Storo e poi lo staff deciderà se il suo talento fuori dagli schemi può ancora essere utile o meno. Da segnalare, oltre ai contatti ormai assodati con l’Avellino per il furetto Raffaele Russo (1999), un primo abboccamento per un altro talentino del Milan Futuro. Trattasi di Simone Ianesi (2002), arrivato a gennaio a Milanello dal Pontedera. Cresciuto nel vivaio dell’Udinese insieme a Damiani, è una seconda punta oltre che ala e trequartista. All’Arezzo piace molto.