Gli amaranto, senza reti al passivo nei secondi tempi, sono in testa alla classifica grazie all’attacco più prolifico del girone. Ma Ravenna e Ascoli non mollano grazie a rendimento interno e difesa di ferro. I valori tecnici a disposizione di Bucchi sono alti, in attesa che gli acquisti dell’ultimo mercato si ritaglino uno spazio centrale: finora, a parte Venturi, solo Iaccarino ha convinto in pieno. La copertina va a Tavernelli, autore di una rete da antologia contro il Carpi
ALTI VALORI – Come qualità, come palleggio, come forcing offensivo, come brillantezza di gambe e di idee, sabato la squadra ha fatto meno di altre volte. L’ha detto anche Bucchi in sala stampa e in effetti è così. Però era la quarta gara in quattordici giorni, che venisse fuori un po’ sporca ci stava. Sono comunque tre punti meritati, figli delle individualità che stanno dentro la rosa, di un valore complessivo superiore a quello di avversari volenterosi, ordinati ma con lacune sparse qua e là. La sensazione, quasi certezza, è che una quindicina di squadre su venti, contro l’Arezzo andranno in apnea.
LOTTA A TRE – Carta canta: sei vittorie su sette, miglior attacco del girone con 15 gol all’attivo, zero reti subìte dopo l’intervallo, terza rimonta nelle ultime quattro partite. Eppure il Ravenna (4 vittorie su 4 in casa) è a pari punti con l’Arezzo al primo posto e l’Ascoli (miglior difesa d’Europa con zero gol al passivo e 12 punti su 12 in trasferta) soltanto a -1. Se continua così, e potrebbe veramente continuare così, la corsa promozione si deciderà sui dettagli. Dunque gambe in spalla.

TOP GOL – La copertina se la merita Camillo Tavernelli. Contro il Carpi ha segnato un gol meraviglioso, con un’esecuzione che è tipica del suo repertorio. Quest’anno è già a quota 4 e non è follia pensare che per la prima volta in carriera, a 27 anni, possa raggiungere la doppia cifra. Tavernelli ad Arezzo ha sempre avuto un rendimento sopra le righe, ma con Bucchi ha raggiunto una continuità che prima non aveva. E soprattutto, con lui in panchina ha segnato 8 gol, 7 dei quali decisivi per il risultato, 5 sullo 0-0. Sotto contratto fino al 2028, si sta imponendo come uno dei punti di forza della squadra. Bravo.
VECCHIA GUARDIA – Oltre alle note positive di questo avvio di stagione, emerge anche la difficoltà dei nuovi acquisti di ritagliarsi uno spazio centrale. Lasciando da parte Venturi, perché quello del portiere è un caso a sé stante, finora l’unico che ha dimostrato di meritarsi un posto in squadra è Iaccarino. De Col, Arena e Tito hanno avuto poco spazio e senza grandi picchi, Meli ha giocato solo uno spezzone, Cianci deve ancora trovare il gol e Varela sembra sempre più un perfetto dodicesimo titolare. Però siamo solo alla settima giornata e il campo i suoi giudizi definitivi li darà più avanti. Di buono c’è che l’inserimento dei nuovi, con 18 punti in classifica, può avvenire senza fretta.
CORSI E RICORSI STORICI – A proposito di classifica. Era dal 19 ottobre 2008 che l’Arezzo non si trovava in testa alla serie C dopo 7 giornate. All’epoca gli amaranto avevano un punto in più di oggi (19 contro 18) dopo aver demolito la Pistoiese con un netto 3-0 grazie ai gol di Baclet in rovesciata, di Terra e di Chianese nel finale. Curiosamente, allora come adesso il Comunale applaudì un’esultanza con il salto mortale: Baclet diciassette anni fa, Varela sabato scorso.