(foto pagina facebook Fc Ravenna)

La società da un anno è nelle mani di Ignazio Cipriani, nipote di Raul Gardini, che al primo colpo ha conquistato il salto di categoria. Tra i dirigenti un mostro sacro come Braida, mentre l’area tecnica è gestita da Mandorlini junior e Olivieri. In panchina Marchionni, bravo ad amalgamare in fretta una rosa rivoluzionata dopo il ripescaggio in C. Domani consueto 352 con Spini trequartista a sostegno di Luciani. L’esperto difensore Donati e la mezz’ala Tenkorang (6 gol finora) i giocatori top

RAVENNA AMBIZIOSO – Sfida tra titani. Questo potrebbe essere il leitmotiv della sfida che al Benelli vedrà di fronte le due capolista, ovvero Ravenna e Arezzo, che con 24 punti guidano la classifica. I romagnoli un’estate fa sono stati acquistati da Ignazio Cipriani, nipote di Giuseppe, fondatore del celebre Harry’s Bar di Venezia e figlio di Eleonora Gardini, la primogenita di Raul. Dal nonno materno ha ereditato l’amore per Ravenna. Gardini in città è stato un mito e in suo onore la squadra, in questa stagione, non gioca con il classico giallorosso ma con una maglia color porpora con inserti dorati che erano i colori del Moro di Venezia, la barca che fece innamorare l’Italia in Coppa America. Società giovane, ma strutturata, che non si è fatta trovare impreparata dal ripescaggio arrivato solamente il 24 luglio. Al suo interno il club ha un mostro sacro del calcio italiano come Ariedo Braida, nelle vesti di vice presidente onorario e che collabora attivamente con il giovane direttore sportivo Davide Mandorlini, figlio di mister Andrea, e con il direttore tecnico Gianluca Olivieri. Il club è molto attento all’immagine e alla visibilità. Nell’ultimo anno Elisabetta Canalis, Ronaldo e Ronaldinho si sono fatti fotografare con la maglia dei romagnoli, Bobo Vieri l’ha usata per giocare a padel e a breve dovrebbe indossarla anche Sfera Ebbasta.

PANCHINA SALDA – Tornando al campo, in panchina è stato riconfermato Marco Marchionni, arrivato il 25 ottobre 2024 dopo l’esonero di Mauro Antonioli. Classe 1980, originario di Monterotondo, una discreta carriera da calciatore con le maglie di Empoli, Parma, Fiorentina e Juve e con 6 presenze anche in nazionale, ha iniziato nel 2018 come vice di Silvio Baldini. Poi nel 2020 la prima esperienza da capo allenatore a Foggia, dove raggiunge i play-off. Nel 2021 è a Novara con cui vince la D. L’anno successivo, a poco dell’inizio del campionato, lascia il club ma viene richiamato nel febbraio successivo, chiudendo la stagione al decimo posto. Nel dicembre 2023 arriva a Potenza, dove resterà per 17 partite, fino al suo esonero nell’aprile successivo. Poi l’approdo a Ravenna con il secondo posto in campionato alle spalle del Forlì, la vittoria dei play-off del proprio girone, ma soprattutto la conquista della Coppa Italia di categoria. E’ un allenatore a cui piacciono le squadre organizzate e che praticano un calcio offensivo e dinamico.

ORGANICO RIVOLUZIONATO – Nel mercato estivo, dopo il ripescaggio, quasi tutta la rosa della scorsa stagione è stata cambiata. Sono stati riconfermati i soli Esposito e Agnelli in difesa; Rossetti, Calandrini, Matteo Mandorlini e capitan Rrapaj in mediana; Zagrè in attacco. Sono arrivati diversi giocatori: Motti, Solini, uno degli ex, Da Pozzo, Luciani, Spini e l’eclettico Corsinelli, Bianconi, Scaringi, Lonardi, Tenkorang e anche Borra, altro ex, in porta. Inoltre la società giallorossa ha chiuso il mercato con Falbo e con due giocatori con tanta esperienza, anche internazionale, come Giulio Donati e Stefano Okaka.

STADIO BENELLI BUNKER – Numeri alla mano, il Ravenna è da considerarsi la più grossa sorpresa del campionato, perché alle spalle c’è sì una società solida, ma la squadra, va sempre ricordato, è stata ripescata a fine luglio. Eppure ha il secondo miglior attacco del campionato con 19 reti dietro all’Ascoli, una striscia aperta di ben 7 successi consecutivi e un percorso di sole vittorie tra le mura amiche del Benelli. La squadra di Marchionni mette in campo un’ottima carica agonistica e un’importante aggressività, grazie anche alla fisicità dei suoi giocatori. Sfrutta tanto gli inserimenti dei centrocampisti, che traggono tanto vantaggio dai movimenti offensivi di Spini, abile ad aprire gli spazi e a creare situazioni favorevoli per i compagni. Di contro la nota dolente in casa romagnola sono le troppe reti subite, ben 10, con due sole partite chiuse con la porta inviolata, anche se arrivate negli ultimi tre incontri disputati. Questo nonostante una difesa composta da giocatori di categoria come l’ex Solini, unico giocatore di movimento in casa ravennate ad essere sempre in campo, e come Donati, anche con esperienza nelle coppe europee.

CARATTERISTICHE DI SQUADRA – La linea è abile ad accompagnare la manovra offensiva con i propri braccetti, ma soffre le ripartenze avversarie, specie se viene fatta abbassare troppo e se costretta a difendere dentro la propria area di rigore. In porta l’esperto Anacoura, estremo difensore che, in questo scorcio di stagione, sta alternando grandi prestazioni a qualche errore evitabile, ad esempio quello nella partita contro il Guidonia. La mediana ha in Tenkorang uno dei suoi protagonisti assoluti, in Rossetti un giocatore affidabile e di sicuro rendimento, con Rrapaj e Corsinelli che si stanno dimostrando jolly preziosi, tant’è che Marchionni li utilizza indistintamente come esterni o come mezz’ali. Lonardi sta ritornando sui livelli visti a Pescara prima dell’infortunio (rottura del crociato): è l’equilibratore della manovra dei romagnoli, abile sia in costruzione che in interdizione. Centrocampo che quando riesce a tenere i ritmi alti è difficile da affrontare, perché garantisce pressing, transizioni senza palla e inserimenti, ma ha maggiori difficoltà quando deve assorbire il gioco degli avversari e le situazioni da recupero palla. In attacco la certezza è l’ex Spal Spini, accostato anche all’Arezzo in estate, mancino con discrete qualità tecniche, bravo nel saltare l’uomo, nel creare la superiorità numerica e nell’ultimo passaggio: a oggi già 6 assist decisivi per i compagni. Al suo fianco pare che una maglia da titolare se la sia guadagnata Luciani, attaccante vecchia maniera, 3 reti nelle ultime 4 partite, impreziosite da 2 assist, possente fisicamente e bravo nel gioco aereo, che ha scalzato dalle gerarchie del reparto l’ex Poggibonsi e Tau Motti, autore anche lui di 3 gol. E’ un reparto offensivo dove fino a oggi Okaka ha fatto da spettatore: per lui solo una manciata di minuti. Zagrè è spesso usato a partita in corso per spaccare il match.

il capitano Rrapaj in azione (foto Fc Ravenna)

MODULO E FORMAZIONE – Il Ravenna è reduce dalla vittoria di San Benedetto (0-1) in una sfida decisa da Luciani, che ha portato con sé tante polemiche nel post partita. Per il big match in dubbio la presenza di Di Marco causa infortunio, per il resto Marchionni dovrebbe avere tutto l’organico a disposizione. Giallorossi con il collaudato 352. In porta Anacoura, linea difensiva con Donati, Solini e con Bianconi in vantaggio su Esposito. Sulle fasce a destra Corsinelli, che dovrebbe essere preferito a Da Pozzo, e Rrapaj sull’out mancino. In mezzo Lonardi, Rossetti e Tenkorang, mentre saranno Spini e Luciani a comporre il reparto avanzato, con Motti e Zagrè pronti a dare il loro contributo.

GIOCATORI TOP – I giocatori da temere maggiormente sono Giulio Donati e Joshua Tenkorang. Il primo è difensore classe ‘90, originario di Pietrasanta, cresciuto nell’Inter: ha indossato maglie prestigiose come quelle di Lecce, Bayer Leverkusen, Mainz, Verona e Monza, e raccolto ben 26 presenze in Under 21. Dopo un anno da svincolato ha accettato la proposta del Ravenna. Esperto, vanta 15 partite in Champions League, è abile a da braccetto o da esterno, con buone qualità tecniche e velocità, ha portato in Romagna personalità e carisma. Abile nel gioco aereo nonostante non sia un marcantonio. Tenkorang è centrocampista di origine ghanese, ma nato e cresciuto in Italia. Classe 2000, formatosi tra Novara e Pro Vercelli, per lui un triennio in D con Lanusei e Campobasso, dove, dopo una stagione in C, lo ha notato la Cremonese che lo ha messo sotto contratto. Poi per lui terza serie con Entella, Foggia e Lumezzane e una mezza annata in B nel Lecco. Centrocampista di struttura, impattante a livello fisico, con importanti capacità atletiche, è abile negli inserimenti offensivi ma non disdegna la fase di non possesso. E’ il cannoniere dei suoi con ben 6 reti realizzate.