Fuori Gaddini e Gucci, considerati semplici alternative, dentro due giocatori prelevati dalla serie B, vincolati fino al 2027. L’Arezzo per garantire la campagna acquisti ha integrato la fideiussione a copertura del monte ingaggi e le scelte di Troise adesso dipenderanno anche dai mutati equilibri tecnici. L’ex Cittadella è un uomo d’area che deve ritrovare il ritmo gara: per lui solo 231 minuti negli ultimi quattro mesi. Più probabile che a Gubbio giochi titolare Capello, in una trasferta diventata delicata dopo l’ultima sconfitta con il Pontedera
Fuori Gaddini e Gucci, due che fin dall’inizio erano considerati semplici alternative, dentro Capello e Ravasio, entrambi prelevati dalla serie B e arrivati qua per fare i titolari. Al di là delle frasi fatte e delle scelte che spettano all’allenatore, in attacco le gerarchie sono cambiate: per tesserare i due giocatori, sotto contratto con i rispettivi club, l’Arezzo si è sobbarcato operazioni onerose e li ha vincolati fino al 2027 (come Gilli, l’altro arrivo di gennaio). E’ vero che poi contano le prestazioni ma è difficile pensare che non vengano impiegati in proporzione al loro valore e all’investimento del club, che per garantire questa campagna trasferimenti ha integrato la fideiussione a copertura del monte ingaggi.
Se di Capello sono state già sviscerate le caratteristiche da finto nove, o centravanti di manovra che dir si voglia, l’identikit di Ravasio corrisponde a quello della prima punta classica, il riferimento in attacco, l’uomo d’area che non è un mostro di tecnica ma che porta alla squadra fisicità, centimetri, abilità nel gioco aereo. Il suo curriculum parla chiaro: può giocare da terminale nel 433 oppure essere impiegato con un’altra punta a sostegno, più mobile di lui per integrarne le caratteristiche. Ravasio sa anche fare reparto da solo e battagliare come finalizzatore nel 4231. A parte la passata stagione a Sorrento (12 gol), non è riuscito a trovare il gol con continuità né all’Albinoleffe né alla Lucchese. I numeri qualcosa contano, anche se l’elenco di attaccanti che sono sbocciati o che si sono rilanciati ad Arezzo è nutrito. Vedremo.
Vedremo anche se Ravasio convincerà Troise a riporre nel cassetto il modulo senza prime punte di ruolo. Forse non succederà domenica, visto che l’ex Cittadella ha giocato l’ultima da titolare il 5 ottobre, poi solo subentri per lui per un totale di 231 minuti in quasi quattro mesi. Fisicamente sta bene, atleticamente dovrà essere rimesso in sesto e ritrovare il ritmo gara. Più probabile che a Gubbio vada in scena la prima dall’inizio di Capello, anche se i punti interrogativi abbondano. Il rilancio di Ogunseye è ancora un obiettivo da perseguire? Perché poi da qui possono dipendere, a catena, altri incastri che riguardano Pattarello, Tavernelli, Guccione e i centrocampisti.
Idem dicasi per il reparto difensivo, dove c’è la solita abbondanza di centrali con Chiosa, Gigli e Gilli in ballottaggio per due maglie o forse no. Il Gubbio di Fontana è annunciato con il 3421 e non sarebbe una sorpresa vedere l’Arezzo schierato a specchio, un po’ come successe contro la Vis Pesaro un mese fa. Di sicuro c’è che la trasferta umbra si preannuncia molto delicata per tutto ciò che è successo da lunedì in poi, mentre il mercato vive gli ultimi giorni, i più frenetici. Dati alla mano, l’Arezzo ha ceduto tre giocatori messi ai margini (Del Fabro, Gaddini, Gucci), uno mai utilizzato (Masetti) e uno fuori lista (Zona), mentre ha inserito tre profili di livello. E probabilmente non è ancora finita.