L’estremo difensore è stata convocata dalla Ct Tatiana Zorri per l’impegno azzurro del 20 febbraio contro la Francia allo stadio Clairefontaine di Parigi. Cresciuta molto in maglia amaranto, adesso non si pone limiti guardando dritto al futuro: “Mi godo il momento ma voglio fare ancora meglio. Ho la fortuna di stare vicina alle migliori e imparare da loro, Arezzo scelta giusta per la mia carriera. Il mio sogno? Esordire in Nazionale maggiore e giocare in serie A, magari proprio con l’Acf”
Intervista alla portiere amaranto, classe 2005, alla prima stagione in prima squadra in carriera dove si sta mettendo in mostra con tanto di convocazione in Nazionale U23 italiana. Un percorso, il suo, iniziato con la maglia della Fiorentina dove è cresciuta calcisticamente fino al trasferimento dell’estate scorsa in maglia Acf. In questo campionato Bartalini ha collezionato 16 presenze mettendo a referto 4 gare con porta inviolata.
Viola, partiamo dalla chiamata in Nazionale. Cosa significa per te vestire la maglia del tuo paese?
E’ qualcosa di unico nel suo genere, un’emozione bellissima. Indossare questi colori è da sempre la mia ambizione, oltre che un orgoglio che fa tanto piacere.
E non è nemmeno la prima volta in questa stagione.
Questa è la terza volta che vengo convocata in U23, poiché essendo un torneo, con la Francia andremo a disputare la terza e ultima gara. Avevo già ottenuto altre convocazioni pure con l’U19 in passato. Sono ancora giovane, intanto mi godo questa nuova tappa.
Che effetto fa ad una ragazza giovane come te rappresentare l’Italia, seppur giovanile, in una gara che affronterai lontano da casa?
Ho una certa abitudine a stare fuori casa ormai, sin dai tempi della Fiorentina e questo anno ad Arezzo, mentre con le varie giovanili in nazionale sono stata in Spagna, Portogallo e pure già in Francia. Purtroppo ho avuto sempre poco tempo per godermi a pieno le città essendo impegnata nei vari ritiri calcistici. La lontananza da casa è un’abitudine che chi fa questo sport conosce bene, farlo per il mio paese è una responsabilità e una grande soddisfazione.

Sarà un’altra occasione per mettersi in mostra davanti alle tue compagne e imparare qualche trucco dalle più esperte?
Sicuramente sì, cerco sempre di imparare qualcosa di nuovo dalle più brave e dalle più esperte, è un’ottima dote saper apprendere dalle persone giuste ed essendo la più piccola del gruppo devo stare sul pezzo. Mi vengono in mente le mie compagne di reparto Gilardi e Beretta, due portieri fantastici.
Che rapporto hai con la CT Tatiana Zorri? E quali consigli ti dà quando vi incontrate?
E’ una bravissima persona con cui ho un bellissimo rapporto ed essendo fra le ex calciatrici più forti, oltre che una brava allenatrice, ho tanto da imparare. Cerco sempre di mettere in pratica i suoi consigli.
Quanto ha inciso l’Acf Arezzo nella tua crescita professionale e personale?
L’Acf è la squadra che per prima ha creduto in me e che mi ha dato l’opportunità di esordire fra i grandi in prima squadra. Lo scorso anno ero in Primavera alla Fiorentina, anche se qualche allenamento in prima squadra l’avevo fatto. Questo ad Arezzo è un percorso fondamentale per la mia carriera, nonostante la stagione sia ancora lunga, quindi non mi fermo qua e spero di continuare a migliorare. Di certo è che il merito di questa convocazione va alla mia attuale squadra che mi permette di giocare con stabilità.

Quali differenze hai notato nel fare il salto fra Primavera e serie B?
In primis ho notato la differenza di malizia, esperienza e cattiveria agonistica che per ovvi motivi in prima squadra sono nettamente più tangibili rispetto alle giovanili. Ed è normalissimo. Poi ritmo, intensità e qualità nei campi da calcio rendono le partite di serie B molto avvincenti e con pochissime pause.
Abbiamo visto che negli ultimi anni l’Acf sta adottando una politica incentrata sui giovani. Pensi che questa sia la piazza giusta dove una calciatrice può emergere?
Assolutamente sì, ad Arezzo sto crescendo tanto ed è merito di tutte le persone che lavorano bene e con passione affinché la squadra cresca e migliori giorno dopo giorno. Il presidente ha visioni a lungo periodo e ogni anno mette a disposizione della squadra ciò che serve, dai nuovi acquisti alle strutture. Arezzo è la piazza giusta per chi cerca di emergere e migliorare con fiducia, non ci manca nulla e rifarei questa scelta altre mille volte.
Siete reduci dalla brutta sconfitta con il Lumezzane e l’ultima gara con il Bologna non è stata giocata causa rinvio. Siete pronte a ripartire?
Abbiamo tanta voglia di riscattarci dopo una brutta domenica perché quando perdi 5-0 c’è davvero poco da dire. Purtroppo il fatto di non aver giocato la scorsa domenica non ci ha avvantaggiato, ma dovremo farci trovare pronte al prossimo appuntamento contro l’Orobica. Abbiamo tanta qualità e dobbiamo far vedere quanta voglia abbiamo di riscattarci.
Cosa si augura Bartalini fra qualche anno?
Se penso a cosa mi manca da raggiungere non posso non dire l’esordio in serie A e il debutto in Nazionale maggiore, ma sono ancora giovane per cui tempo al tempo. Spero di poterci arrivare in amaranto, mai dire mai.