Aggregazione, divertimento, socialità, passione. Tutto in memoria di Francesco Paolucci, fondatore del 2 giugno drunk e scomparso nel 2004. Come ogni anno, i suoi amici gli hanno dedicato il torneo giocato nel campino di via Arno, a cui hanno preso parte sei squadre, quattro in rappresentanza dei gruppi della sud. Presenti anche i familiari, premiati con una targa ricordo. Una bella giornata, con l’edizione 2023 che si preannuncia ricca di sorprese

Aggregazione, divertimento, socialità, passione amaranto. Tutto in memoria di Francesco Paolucci detto Pao, nato e cresciuto nel quartiere di Saione con l’Arezzo sulla pelle. Abitava nella zona di largo 2 giugno e per questo aveva fondato il 2 giugno Drunk, un gruppo di tifosi che cominciò a seguire la squadra a metà degli anni ’90.

La sorte lo ha strappato alla vita il 26 febbraio 2004 ma i suoi amici lo ricordano ogni anno con un torneo che si gioca al campino, il suo campino, dal 2017 ufficialmente intitolato a lui.

Ieri in via Arno è andata in scena l’edizione 2022. Al torneo, organizzato dalla Fossa, hanno partecipato sei squadre, quattro in rappresentanza dei gruppi della sud (Fossa, Arezzo Ovunque, Ultras e 10 settembre 1923), a cui si sono aggiunte quelle dei ragazzi di Alberoro e del Gattolino, che hanno scelto l’intrigante nome di Mì che lacca. Proprio loro si sono aggiudicati la manifestazione, battendo in finale gli Ultras per 1-0.

Un pomeriggio cominciato intorno alle 14.30 sotto il solleone e terminato intorno alle 20 con la cerimonia di premiazione per i vincitori e per i protagonisti del torneo. Presenti anche i familiari del Pao, ai quali è stata consegnata una targa ricordo.

In campo si è giocato con i palloni concessi dalla Ss Arezzo e che poi gli organizzatori hanno regalato ai ragazzini che ogni giorno animano il campino con le loro interminabili partite, sognando un giorno di arrivare in serie A proprio come faceva il Pao.

Tifo, amicizia, ribellione era lo slogan più gettonato ieri, tra una birra e un gol segnato, uno spritz e un coro per l’Arezzo. Una giornata da cucire sul cuore, in attesa dell’edizione 2023 in cui si preannunciano molte sorprese.

Nato nel 1972, giornalista professionista, ha lavorato con Dahlia, Infront, La7 e Sky. Scrive anche per Arezzo Notizie e Up Magazine, collabora con Teletruria dal 1993. E' il direttore di Amaranto Magazine