Domani alle 15.30 l’Arezzo debutta sul campo dell’Orvietana. Lazzarini verso la conferma in difesa, Boubacar favorito su Diallo in attacco. Trombini, Pericolini, Poggesi, Damiani e Gaddini candidati per una maglia. Più di 400 i tifosi al seguito

Domani si ricomincia. La serie D, gli under, i campetti, le partite della vita (degli altri), l’obbligo di vincere (il nostro), Arezzo merita di più eccetera eccetera. Per la nona volta negli ultimi trent’anni, c’è da farsi largo in quarta serie, che prima era addirittura la quinta e quindi non ci si può nemmeno lamentare.

Nel primo caso per tornare su ci vollero tre stagioni, nel secondo addirittura quattro e senza ripescaggio forse saremmo ancora lì. Adesso siamo alla seconda e qualche speranza in più esiste, se non altro perché un allenatore con il cv di Indiani, in questa categoria, non l’abbiamo mai avuto.

E poi il lavoro del dg Giovannini, corroborato dalle ultime prestazioni, ha rilanciato quell’entusiasmo di cui tutti avvertivano il bisogno. La squadra è stata costruita con criterio, ha diversi punti di forza, ha giovani in grado di reggere l’urto del campionato e over con le qualità per imporsi. C’è pure qualche incognita, ma quale squadra non ne ha?

Indiani comunque è fiducioso. Stamani in conferenza stampa ha confessato pure una dose di emozione, lui che di promozioni ne ha inanellate nove e che all’età di 68 anni potrebbe concedersi un serafico distacco dalle cose di calcio. Invece no: “è da tanto tempo che non allenavo una squadra con così tanti tifosi al seguito. Questo mi piace e mi dà una grande carica”.

Al seguito degli amaranto, sul campo di Orvieto, ci saranno più di 400 persone. Numeri che vanno al di là delle amarezze per le ultime due annate e che testimoniano il grande attaccamento del pubblico, oltre che il desiderio feroce di tornare tra i professionisti.

La formazione, stando alle parole del mister, sembra già fatta. 433 modulo iniziale con Trombini (01) in porta, Pericolini (04) a destra e Poggesi (02) a sinistra. In mezzo alla difesa toccherà di nuovo al jolly Lazzarini (“quello potrebbe essere il suo nuovo ruolo” ha spiegato Indiani ai giornalisti), in coppia con uno tra Polvani e Risaliti. Bruni, l’altro centrale, è in dubbio per un affaticamento muscolare.

A centrocampo giocheranno Damiani (03), Castiglia nel ruolo di play e Settembrini, aretino capitano che avrebbe potuto restare tranquillamente in C e invece ha sposato la causa amaranto tra i dilettanti.

Qualche incertezza in più nel pronosticare il tridente offensivo. Difficile rinunciare al Gaddini (02) di oggi e quindi si profila una formazione titolare con cinque under dentro dall’inizio. L’altro esterno offensivo sarà uno tra Convitto e Pattarello, mentre per il ruolo di prima punta Boubacar è in vantaggio su Diallo: “Il campo ci ha detto che loro due sono un po’ indietro – ha spiegato il mister – ma è normale. Erano abituati a un altro tipo di gioco, qua devono ancora entrare nei meccanismi di squadra. Diamogli tempo”.

Di fronte ci sarà un’Orvietana pimpante, reduce dalla vittoria del campionato di Eccellenza e da due turni di Coppa Italia superati sovvertendo il pronostico contro Grosseto e Gavorrano. 433 anche per il tecnico umbro Ciccone, un modulo a specchio per coprire il campo e mettere in difficoltà gli amaranto.

“Mi aspetto una partita aperta – ha aggiunto Indiani – anche se il nostro obiettivo è imporre il gioco e piantarci dentro la loro metà campo. Servirà la tensione giusta, né troppa né poca. Ma i ragazzi stanno bene”.

Nato nel 1972, giornalista professionista, ha lavorato con Dahlia, Infront, La7 e Sky. Scrive anche per Arezzo Notizie e Up Magazine, collabora con Teletruria dal 1993. E' il direttore di Amaranto Magazine