E’ solo la prima giornata, ma la prestazione (e il risultato) non vanno minimizzati. Ottimi Lazzarini e Settembrini, 7 in pagella per il 2004 Pericolini. Gli ingressi di Bianchi e Forte danno la svolta alla gara
Missione compiuta al Muzi, cioè cominciata con una bella quaterna. Lo sappiamo: conta solo la tombola. Però giubiliamo di questi quattro fagioli da tre punti sulla cartella intonsa, conditi da una prima convincente. Alla vigilia, Indiani si era detto soddisfatto e sorpreso di come, in un mese, era riuscito ad “amalgamare” un gruppo nuovo di zecca. Noi, francamente, no. Nessuna sorpresa di questo Arezzo, per il valore del tecnico e di chi ha messo insieme la rosa. Parlare di squadra, infatti, è limitativo perché ci sono 22 titolari. Siamo solo alla prima e d’acqua ne ha da passare sotto i ponti. Eppure l’Arezzo ha già mostrato le sue credenziali e un gruppo che è nuovo di zecca, può solo migliorare. Però piedi a terra e pedalare. L’equilibrio che il mister cerca in campo, va esercitato nei giudizi senza esaltarsi, ma anche senza minimizzare il significato di questa prima vittoria. In fondo l’Orvietana aveva appena estromesso dalla Coppa Grosseto e Gavorrano, due delle più accreditate rivali dell’Arezzo nel girone. Resta solo una piccola nota stonata. Nella quaterna con doppietta di Risaliti, manca la firma dei bomber. Un’anomalia, l’unica di un sabato quasi perfetto.
Trombini 6,5 Non ha fatto gli straordinari. Risaliti e Lazzarini hanno chiuso anche gli spifferi. Ma ha interpretato il ruolo come vuole Indiani e non ha sbagliato una virgola. Attento e autoritario.
Pericolini 7 Il deb ha confermato tutte le doti, che ci avevano colpito da subito. Grinta, personalità, gamba e tempismo negli inserimenti. In più ha annullato Nicodemo, un punto di forza della squadra di Ciccone. E viene da dove venne l’uomo del fiume.
Lazzarini 7,5 Chi ha visto Tomassini, il temuto ex e il bomber degli umbri, metta un dito qui sotto. Ma il nostro Mirko ha fatto molto di più, dando una gran mano anche allo sviluppo del gioco offensivo. Una conferma eccellente.
Poggesi 6,5 Il nostro Andrea non va ancora al massimo dei giri, ma cresce a vista d’occhio e ha fatto sentire il suo peso in campo e a Bracaletti, più resiliente del nostro Nello ad appendere le scarpe al chiodo.
Risaliti 8 Il primo acquisto di Giovannini ha firmato il primo gol d’annata e una gran prestazione. Poi ci ha preso gusto. Così Giacomo è diventato pure doppiettista al Muzi. Ora Indiani lo metterà a fare il centravanti?
Settembrini 7,5 Il capitano ha ribadito, all’esordio, la sua leadership indiscussa. Giocatore d’altra categoria, Andrea si è messo a disposizione dell’Arezzo senza riserve, con una umiltà che gli fa onore. Così ha guidato la prima rumba stagionale.
Damiani 7 Ottimo e abbondante, come il suo primo tempo. Sa giocare e far legna in mezzo al campo. Non per niente viene dal Friuli Venezia Giulia, di dove li portava (quasi tutti) un certo Guerrino Zampolin. Mattia ha il carattere della sua terra.
Castiglia 6,5 L’esperienza nel centrocampo di Indiani, perché non tutti possono andare a mille e ci vuole anche chi ragiona. E non solo. Non per niente Luca si è beccato anche un giallo da Torreggiani. Della serie: quando ci vuole, ci vuole.
Pattarello 7,5 Al Muzi si è cominciato a vedere il vero Pattarello. Ed è stato un gran bel vedere. Chiedere per credere al povero Jaziri, letteralmente asfaltato in varie ripartenze. Giocatore d’altra categoria, Emiliano. Un Belloni corazzato.
Boubakar 6 Samake non si è risparmiato, ma non è ancora inserito al meglio nei meccanismi offensivi. In zona gol da lui ci si aspetta molto di più. Come dice Indiani, va aspettato, visto che l’anno scorso, a Licata, ha firmato 19 reti. Rivedibile.
Gaddini 7 Il suo gol, il più bello dei quattro con destro a girare nell’angolino di Rossi, vale da solo il voto. Per il resto Mattia sa fare anche di meglio. Uno dei punti di forza della squadra di Indiani.
Bianchi 7 Ha sostituito Damiani senza farlo rimpiangere. Suo l’assist per il gran gol di Gaddini. Può giocare ottimamente anche da interno sul lato mancino. Insomma la duttilità di Seba consente a Indiani più soluzioni. Anche quella del doppio regista, alla Mancini.
Diallo 6 Ha giocato l’ultima mezzora, mostrando un altruismo anche eccessivo. Un paio di volte ha preferito l’assist alla conclusione personale. Rivedibile pure “Sceriffe”, come lo chiama Indiani in slang fiorentino.
Forte 6,5 ha messo la firma (d’autore) sul quarto gol.
Zona & Convitto 6 Di partecipazione.