Matteo Cipriani, portiere della Sangiovannese

Gli azzurri hanno cominciato ottimamente il campionato, conquistando 6 punti contro Ostiamare e Livorno. E mercoledì in Coppa sono stati eliminati dai labronici solo ai rigori. Domani confermato il 4312 delle prime uscite: il portiere Cipriani e il trequartista Bellini i giocatori di maggior spessore

PARTENZA SPRINT – Terza giornata ed è subito derby, che vedrà l’Arezzo impegnato contro la Sangiovannese sul neutro del “Del Buffa” di Figline. Per gli azzurri un inizio di campionato scoppiettante e probabilmente inaspettato, che grazie alle vittorie su Ostiamare e Livorno li vede posizionati in testa alla classifica, a punteggio pieno proprio con gli amaranto e la Pianese. In panchina, dallo scorso 8 marzo, siede una vecchia conoscenza del calcio nostrano, ovvero Aldo Firicano, che vestì la maglia del cavallino nella stagione 2001-02. Ex difensore di buonissimo livello, ha iniziato la sua avventura in panchina alla Sestese nel 2004, squadra con cui aveva appena chiuso la propria carriera da calciatore. Classe 1967, originario di Erice, dopo l’avventura in terra fiorentina ha allenato tra le altre Biellese, Südtirol, Carrarese, Poggibonsi e Prato, prima di subentrare a San Giovanni ad Agostino Iacobelli.

IL MERCATO – Il ds Giuseppe Morandini, nel corso dell’estate, ha rinnovato profondamente la rosa del Marzocco. Per sostituire Polo, Fanetti, Akammadu, Di Vito, Moruzzi, Boganini e Bencini sono arrivati tra gli altri il puntero spagnolo Boix (Ambrosiana), i centrocampisti Miccoli (Tolentino) e Poli (San Donato), i terzini Dodaro (’03) e Mamunta (’04) rispettivamente dal Signa e dal Cagliari. Inoltre dal florido vivaio della società di piazza Palermo, sono stati promossi in pianta stabile in prima squadra Nannoni e Fumelli.

DOPPIO CONFRONTO CON IL LIVORNO – Come dicevamo in precedenza, l’inizio di stagione è stato di alto livello per i valdarnesi, reduci dal doppio confronto di campionato e Coppa contro il Livorno. Domenica il risultato ha sorriso agli azzurri che si sono imposti con un secco 2-0 sul neutro delle Sorgenti, mentre in Coppa, mercoledì, i labronici si sono riscattati passando il turno ai rigori (5-3) dopo che i novanta minuti regolamentari si erano chiusi sull’1-1. Nell’occasione mister Firicano ha fatto ampio turnover e la squadra ha pagato gli errori dal dischetto di Senesi e Caprio. La Sangio vista nello scorso turno di campionato è apparsa squadra tignosa, grintosa, ben messa in campo e anche cinica. Dopo un primo tempo di sofferenza, salvata dai legni colpiti da Neri e Cretella e dalle parate di Cipriani, nella ripresa ha fatto sua l’intera posta in palio grazie al neo entrato Migliorini e a una magia di Boix in pieno recupero.

CARATTERISTICHE E MODULO – La Sangiovannese è abile soprattutto in attacco, le 5 reti realizzate lo stanno a dimostrare: sfrutta molto le ripartenze e l’uno contro uno di Bellini, che domenica nell’azione del primo gol si è letteralmente mangiato Fancelli e Giampà. In quella zona di campo potrebbe creare qualche problema anche Nannoni, molto bravo a destreggiarsi tra le linee. Di contro la difesa, nonostante l’unica rete al passivo, ha subito le azioni in velocità degli avversari e alcune situazioni da palla inattiva, con i terzini che sono più abili a spingere che nella fase di non possesso. Per la sfida di domenica, in dubbio gli acciaccati Mamunta e Zhar. La Sangio dovrebbe presentarsi con il consueto 4312: Cipriani tra i pali; a destra Baldesi (’01), centrocampista traslocato sull’out difensivo a causa dell’assenza di Mamunta, sul lato opposto Dodaro (’03), centralmente l’ex amaranto Rosseti, capitano degli azzurri, e Milani. In mediana Sacchini (’02) a dettare i ritmi affiancato da Poli e Miccoli, anche se alle sue spalle scalpita Migliorini. Sulla trequarti Nannoni (’04), in avanti Boix come riferimento, attaccante strutturato ma dai piedi buoni, e Bellini, libero di svariare su tutto il fronte offensivo.

PUNTI DI FORZA – I giocatori da tenere in maggiore considerazione sono Matteo Cipriani e Lorenzo Bellini. Il primo è un portiere classe ’96, arrivato nell’estate 2020 dal Poggibonsi. Cresciuto nel Livorno, dove ha esordito anche in B contro il Pescara, ha buona esperienza in categoria, è stato voluto alla Sangio dall’ex mister Iacobelli che lo aveva allenato ad Agliana. Strutturato fisicamente, supera abbondantemente il metro e novanta, ma nonostante questo è agile tra i pali. Caratteriale, autore di buone prestazioni condite da diverse parate decisive, è bravo in uscita e a guidare il reparto. Per rendimento, è tra i migliori del girone. Bellini, classe ’99, può agire da seconda punta, esterno o anche trequartista alla bisogna. È agile, tecnico, pericoloso quando può puntare l’uomo, ama partire sull’esterno per poi accentrarsi e provare la conclusione. Bravo nell’uno contro uno e nello stretto, a volte esagera nelle azioni personali e il fisico, non proprio da granatiere, potrebbe non aiutarlo nel caso in cui la partita diventasse accesa dal punto di vista fisico.

PRECEDENTI – La storia dice che per l’Arezzo a San Giovanni è sempre stata dura. L’ultimo confronto diretto, lo scorso 7 novembre, vide i padroni di casa imporsi per 1-0 grazie ad un rigore realizzato da Vassallo, con gli amaranto che chiusero in inferiorità numerica a causa dell’espulsione di Ruggeri.