Andrea Settembrini, capitano amaranto

Come accaduto con Orvietana e Sangiovannese, gli amaranto vanno a giocare sul campo di una squadra in grande salute. Ma la Flaminia è avversario più solido e quadrato. Poco più di 200 i tifosi al seguito

Per la terza volta di fila, l’Arezzo va a giocare sul campo di una squadra con il morale a mille. Era successo all’esordio stagionale di Orvieto, con i padroni di casa reduci da un campionato dominato in Eccellenza. E’ accaduto di nuovo a Figline, con la Sangiovannese a punteggio pieno dopo due turni. E si ripeterà anche domani a Civita Castellana, contro una Flaminia che viene da tre successi consecutivi.

Quest’ultimo, considerando valori tecnici e profondità della rosa avversaria, sembra l’impegno più probante. I rossoblu hanno chiuso in crescendo la scorsa stagione, restando sempre in zona tranquilla, e in estate hanno rinforzato l’organico con acquisti mirati, compreso quello dell’ex amaranto Marchi. In squadra ci sono over d’esperienza come Sciamanna, Garufi, Sirbu, Mandorlini e under interessanti come Paun e Lo Curto. Inoltre in panchina siede quel Federico Nofri che ad Arezzo è stato il capitano della promozione in C2 e poi l’allenatore di una salvezza in rimonta in serie D, una garanzia in quanto a capacità di trasmettere organizzazione di gioco e ritmo di manovra.

“Affrontiamo una buona squadra – ha detto stamani Paolo Indiani in conferenza stampa – e i risultati lo testimoniano. Hanno 9 punti, appena 3 meno di noi, e hanno perso solo con il Livorno. Me li aspetto con il 4312, di solito hanno sempre cominciato così per poi cambiare a gara in corso. Noi siamo pronti”.

Al “Madami” l’Arezzo ha vinto solo una volta nei cinque precedenti e domani ci sarà anche l’incognita della gara ravvicinata a quella di mercoledì (“ma vale anche per loro” il commento di Indiani, che non vuole alibi).

Semmai il calendario compresso in questa settimana potrebbe spingere l’allenatore a cambiare l’undici iniziale: “Il turn over non è obbligatorio ma lo definirei necessario. Ho tutti a disposizione, posso permettermi di scegliere. Diallo? Nessuno ha il posto da titolare garantito, in nessun ruolo. Lui e Boubacar ci hanno dato una mano in questo avvio di torneo, però è vero che mi aspettavo da loro qualche gol in più. Spero comincino a segnare da domani”.

L’Arezzo giocherà di sicuro con il 433. In difesa probabile ritorno di Poggesi a sinistra e di uno tra Lazzarini e Risaliti in mezzo, mentre in mediana è ballottaggio tra Bianchi e Damiani. Davanti, stando a quel che ha detto il mister, Boubacar e Diallo si contendono la maglia della prima punta.

Al seguito ci saranno circa 200 tifosi per spingere la squadra verso la quinta vittoria di fila. In serie D a punteggio pieno c’è soltanto l’Arezzo, il che rappresenta già un piccolo record. E altri tre punti consentirebbero a Indiani di eguagliare Mario Somma, che nel 2003 in C1 partì con 15 punti su 15. L’entusiasmo c’è, la spinta del pubblico anche. Adesso tocca alla squadra.

Nato nel 1972, giornalista professionista, ha lavorato con Dahlia, Infront, La7 e Sky. Scrive anche per Arezzo Notizie e Up Magazine, collabora con Teletruria dal 1993. E' il direttore di Amaranto Magazine