Come accaduto con Orvietana e Sangiovannese, gli amaranto vanno a giocare sul campo di una squadra in grande salute. Ma la Flaminia è avversario più solido e quadrato. Poco più di 200 i tifosi al seguito
Per la terza volta di fila, l’Arezzo va a giocare sul campo di una squadra con il morale a mille. Era successo all’esordio stagionale di Orvieto, con i padroni di casa reduci da un campionato dominato in Eccellenza. E’ accaduto di nuovo a Figline, con la Sangiovannese a punteggio pieno dopo due turni. E si ripeterà anche domani a Civita Castellana, contro una Flaminia che viene da tre successi consecutivi.
Quest’ultimo, considerando valori tecnici e profondità della rosa avversaria, sembra l’impegno più probante. I rossoblu hanno chiuso in crescendo la scorsa stagione, restando sempre in zona tranquilla, e in estate hanno rinforzato l’organico con acquisti mirati, compreso quello dell’ex amaranto Marchi. In squadra ci sono over d’esperienza come Sciamanna, Garufi, Sirbu, Mandorlini e under interessanti come Paun e Lo Curto. Inoltre in panchina siede quel Federico Nofri che ad Arezzo è stato il capitano della promozione in C2 e poi l’allenatore di una salvezza in rimonta in serie D, una garanzia in quanto a capacità di trasmettere organizzazione di gioco e ritmo di manovra.
“Affrontiamo una buona squadra – ha detto stamani Paolo Indiani in conferenza stampa – e i risultati lo testimoniano. Hanno 9 punti, appena 3 meno di noi, e hanno perso solo con il Livorno. Me li aspetto con il 4312, di solito hanno sempre cominciato così per poi cambiare a gara in corso. Noi siamo pronti”.
Al “Madami” l’Arezzo ha vinto solo una volta nei cinque precedenti e domani ci sarà anche l’incognita della gara ravvicinata a quella di mercoledì (“ma vale anche per loro” il commento di Indiani, che non vuole alibi).
Semmai il calendario compresso in questa settimana potrebbe spingere l’allenatore a cambiare l’undici iniziale: “Il turn over non è obbligatorio ma lo definirei necessario. Ho tutti a disposizione, posso permettermi di scegliere. Diallo? Nessuno ha il posto da titolare garantito, in nessun ruolo. Lui e Boubacar ci hanno dato una mano in questo avvio di torneo, però è vero che mi aspettavo da loro qualche gol in più. Spero comincino a segnare da domani”.
L’Arezzo giocherà di sicuro con il 433. In difesa probabile ritorno di Poggesi a sinistra e di uno tra Lazzarini e Risaliti in mezzo, mentre in mediana è ballottaggio tra Bianchi e Damiani. Davanti, stando a quel che ha detto il mister, Boubacar e Diallo si contendono la maglia della prima punta.
Al seguito ci saranno circa 200 tifosi per spingere la squadra verso la quinta vittoria di fila. In serie D a punteggio pieno c’è soltanto l’Arezzo, il che rappresenta già un piccolo record. E altri tre punti consentirebbero a Indiani di eguagliare Mario Somma, che nel 2003 in C1 partì con 15 punti su 15. L’entusiasmo c’è, la spinta del pubblico anche. Adesso tocca alla squadra.