Niccolò Gucci, in amaranto dal 2022

Dopo gli addii di Castiglia e Foglia, il centravanti è il veterano del gruppo. Oggi comincia la sua terza stagione con l’Arezzo dopo aver segnato 7 gol in D e 12 in C: “Girone ancora più equilibrato ma il gruppo c’è e aver confermato tanti ragazzi ci farà guadagnare tempo. Un bomber dal mercato? Giusto così, dobbiamo puntare in alto”

Le sue 34 primavere, ora che Castiglia e Foglia si sono congedati, ne fanno il giocatore più esperto dello spogliatoio. Un fardello di responsabilità che si aggiunge a quello portato sulle spalle, per indole e inclinazione, fin dal primo momento: spirito di squadra, senso d’appartenenza, l’interesse del gruppo davanti a quello del singolo. Niccolò Gucci, nato il 3 giugno 1990, è alla sua terza stagione in amaranto: la prima ebbe inizio nell’autunno del 2022, dopo l’addio inatteso alla Vis Pesaro e l’approdo in uno spogliatoio che doveva vincere a tutti i costi la serie D; la seconda è stata quella in cui ha raccolto i frutti di una semina durata anni, con 12 gol in C e record personale di segnature. Adesso si ricomincia, in attesa di un bomberone dal mercato che (sulla carta) dovrebbe fare il titolare e dentro una rosa che ha l’obiettivo di migliorare l’ottavo posto conquistato ad aprile.

“Comincia il periodo più importante dell’anno – ha detto Gucci alla vigilia del primo allenamento del ritiro. Lo soffro, non lo nego, ma mi piace anche faticare, parlare con i vecchi compagni e conoscere i nuovi. Ho le stesse aspettative di due anni fa e dell’anno scorso: divertirmi, stare bene, contribuire a raggiungere l’obiettivo di squadra che è sempre il fine superiore. Alzare l’asticella è giusto ma non è semplice: secondo me il girone è ancora più equilibrato di prima. La squadra comunque c’è e aver confermato tanti ragazzi porta di sicuro un giovamento, ci farà guadagnare tempo nell’amalgama e nella conoscenza”.

Gucci con la gestione Indiani è stato una sorta di faro là davanti, intoccabile un po’ per scelta e un po’ per necessità, visto che i colleghi di reparto non hanno mai ingranato veramente. Adesso gli equilibri potrebbero cambiare, specie se arriverà un centravanti da doppia cifra.

“In difesa e a centrocampo abbiamo tanti elementi di valore, è giusto che la competitività ci sia anche in attacco. E poi, per tornare alla questione dell’età, ormai ho la serenità necessaria per vivere tutte le situazioni. Ben vengano gli aiuti dal mercato per puntare in alto”.