A Montespaccato si è giocato senza i sostenitori amaranto, bloccati dal divieto dell’Osservatorio. Per il 47enne della Fossa, deceduto sabato in un incidente con lo scooter, gli striscioni della sud appesi in città. La squadra tornerà al lavoro domani, Damiani salterà il Grosseto per squalifica

Il settore ospiti vuoto, i tifosi a casa e il ricordo di Claudio Detti affidato agli striscioni rimasti appesi in città, tra lo stadio e il campino intitolato al Pao. 47 anni, ex 2 giugno Drunk e ora appartenente al gruppo della Fossa, Claudio è morto nel primo pomeriggio di sabato in un incidente nei pressi di Terontola, finendo fuori strada con il suo scooter. Un uomo buono, che lascia due fratelli, i genitori e i nonni ai quali era molto affezionato. Messaggi di cordoglio sono arrivati da tutti i gruppi della curva sud, dall’Arezzo calcio e dalla Giordini gioielli, azienda presso cui lavorava.

A Montespaccato invece si è giocato con una parte di tribuna deserta. Era quella che doveva essere riservata ai sostenitori amaranto, bloccati dal divieto imposto dall’Osservatorio dopo i disordini nel pre e post Arezzo-Livorno (stessa punizione per i sostenitori labronici che domenica prossima non potranno recarsi a Piancastagnaio). I giocatori a fine match hanno comunque indossato delle tshirt per ringraziare i tifosi.

Gli allenamenti riprenderanno domani pomeriggio per preparare la partita casalinga contro il Grosseto. Indiani riavrà a disposizione il portiere Trombini, che ha scontato il turno di squalifica, ma per lo stesso motivo perderà il centrocampista Damiani. Ancora fuori Risaliti, reduce dall’intervento chirurgico al ginocchio.