Gli amaranto (miglior difesa del girone) giocano sul sintetico di Piancastagnaio contro una squadra a punteggio pieno da cinque gare (miglior attacco). Gaddini, Risaliti e Poggesi infortunati, Boubacar in uscita e non convocato. Tornano Settembrini e Zona, Diallo è recuperato ma va in panchina con il nuovo acquisto Foglia. Bonuccelli-Indiani sfida nella sfida tra allievo e maestro all’insegna del gioco offensivo. 600 aretini al seguito

La Pianese giocherà all’attacco, l’Arezzo pure. Nelle dichiarazioni della vigilia dei due allenatori, legati da un vincolo affettivo di vecchia data, c’è il gustoso antipasto del big match di domani. Vitaliano Bonuccelli, tecnico della capolista, ha ribadito che non snaturerà la squadra e imposterà la gara sul pressing alto con l’obiettivo di trovare il gol (“i campionati si vincono segnando tanto”). Paolo Indiani, mister amaranto che di questi concetti ha fatto da sempre la sua bandiera, si è schierato sulla stessa linea (“nonostante il distacco, andremo in campo per vincere e non certo per non perdere”).

Bonuccelli, da calciatore, era il bomber di Indiani. Gli ha rubato la predilezione per l’atteggiamento votato all’offensiva e il modulo utilizzato a Massa, il 343, quando insieme vinsero due campionati. Bonuccelli conosce bene Indiani così come Indiani conosce Bonuccelli: entrambi in settimana hanno lavorato sui pregi della propria squadra e sui difetti dell’avversario, in una sorta di sfida tra allievo e maestro che si presenta quanto mai equilibrata. Per la Pianese però il clima è decisamente più leggero. L’Arezzo, sceso a -5 dopo sette partite in cui ha raccolto solo 9 punti, è a un crocevia delicato. Una vittoria rilancerebbe in pieno ambizioni ed entusiasmo della piazza, una sconfitta invece sarebbe pesante da assorbire per la classifica e per l’ambiente.

“Ma non sarà una partita decisiva” – ha detto Indiani stamani – “perché con altre 21 giornate davanti potrebbe ancora succedere di tutto. Di sicuro sarà importante e sono curioso di vedere come reagiremo di fronte a una squadra che finora è andata al di là delle aspettative. La nostra sconfitta con l’Ostiamare è archiviata, abbiamo girato pagina e in questo senso ci è servita l’amichevole con la Fiorentina. Siamo pronti”.

Niccolò Gucci, 32 anni, attaccante

Salvo novità inattese, sarà 343 contro 433. Bonuccelli non avrà Polidori, mentre Indiani dovrà rinunciare a Gaddini, Risaliti e anche Poggesi, tutti infortunati. Boubacar, invece, è in uscita sul mercato e non è stato convocato.

Il sintetico non sarà decisivo secondo Indiani, anche se l’Arezzo in campionato ha giocato tre volte sull’erba artificiale e non ha mai vinto. Più determinante potrebbe essere Convitto, che l’anno scorso militava nella Pianese e segnò 16 gol (più 7 assist), mentre adesso è fermo a quota 3 e non la butta dentro da un mese.

In formazione ci saranno Trombini tra i pali, Pericolini e Zona come laterali di difesa, Polvani e Lazzarini centrali. In mezzo al campo Settembrini (un altro ex), Castiglia e Damiani, in attacco Pattarello o Bramante, Gucci e Convitto. Diallo sta meglio e partirà dalla panchina come Foglia, l’ultimo arrivo dal mercato.

Circa 600 i sostenitori amaranto al seguito della squadra, reduce da quasi una settimana di ritiro dopo la scoppola di Aranova. Piancastagnaio non ha mai portato troppa fortuna all’Arezzo (una sola vittoria esterna in sei confronti diretti) ma stavolta il contorno è completamente diverso. E Indiani, che di vigilie del genere ne ha vissute tante, ha caricato la squadra a modo suo: “Ho grande, grande fiducia nei ragazzi. Se domani tirassero fuori una prestazione d’alto livello non ne rimarrei sorpreso”.

Nato nel 1972, giornalista professionista, ha lavorato con Dahlia, Infront, La7 e Sky. Scrive anche per Arezzo Notizie e Up Magazine, collabora con Teletruria dal 1993. E' il direttore di Amaranto Magazine