L’attaccante e il terzino sono i migliori in campo. Bene anche il centravanti, a segno per la quarta giornata consecutiva. Polvani-Risaliti, coppia di ferro. Lazzarini bene anche da terzino, Castiglia signore della mediana. Unica insufficienza per Viti, oggi impreciso nelle uscite (compresa quella del gol di Lo Russo)

Le pagelle di Gavorrano-Arezzo.

VITI 5.5 Se il pomeriggio, a un certo punto, prende una piega ansiogena è anche responsabilità sua: battezza male un cross da sinistra e lascia la porta sguarnita per l’acrobazia di Lo Russo che firma l’1-1. Pochi minuti prima era uscito fuori tempo su Souare. E a inizio ripresa Risaliti gli leva le castagne dal fuoco dopo una palla lasciata vagante al limite dell’area. Dentro la gara ci sono anche un paio di buone parate. Nel complesso, meno sicuro di altre volte.

LAZZARINI 7 Indiani lo schiera da terzino destro, a ribadirne la poliedricità. Da quella parte trova Lo Russo e gli concede pochino (il gol è più un regalo di Viti che suo), mettendo il sigillo su un’altra prestazione attenta, energica, dinamica. Cambia ruolo con una disinvoltura ammirevole (37′ st Poggesi ng Uno scampolo di partita con i tre punti già al sicuro).

POLVANI 7 Bravo a tenere la linea nel momento migliore del Gavorrano, con quattro o cinque palloni insidiosi lanciati alle spalle della difesa. Dominante di testa, attento nelle letture, blinda l’area nella fase discendente del match.

RISALITI 6.5 Mezzo punto in meno per l’entrataccia fuori tempo su Marcheggiani che gli costa il giallo. Ma è solo una sbavatura in una partita pulita, di personalità. Sta tornando la condizione giusta, sta tornando il Risaliti di ferro.

ZONA 8 Con Gaddini è il migliore in campo. Souare esce stritolato dal duello con lui, che difende e attacca con vigore, gamba e tecnica. Ispirato al cross, arrembante nella spinta, va addirittura vicino al gol dopo l’ennesima scorribanda. Nello score personale c’è pure il rigore guadagnato a fine primo tempo e fallito da Convitto. L’esibizione più convincente da quando è ad Arezzo.

SETTEMBRINI 6.5 Un po’ di casino, che fa parte del suo dna, e tanta sostanza. Alla lunga lui e i colleghi della mediana salgono in testa ai centrocampisti avversari, spostando l’equilibrio dalla parte giusta. Prova il tiro da fuori senza fortuna (31′ st Foglia 6 Venti minuti preziosi per portare in fondo il risultato).

BIANCHI 6.5 Una domenica intelligente. Due o tre cambi di gioco ci ricordano che è un play in grado di palleggiare e lanciare lungo ma oggi, con pochi spazi a disposizione, sceglie la semplicità. Tocchi brevi ed efficaci per cucire la manovra, una buona aggressività per tenere botta nei contrasti e spezzare il fraseggio avversario. Dimostrazione di maturità (43′ st Damiani ng Torna in campo dopo un mese e mezzo ed è un recupero prezioso).

CASTIGLIA 7 Un signor giocatore. Gli viene (quasi) tutto naturale, (quasi) tutto semplice. Lì in mezzo cattura una miriade di palloni, li gestisce con sagacia e potrebbe pure andare in gol di nuovo: una volta gli dice no la traversa, un’altra calcia troppo centrale e Ombra para. Magic moment.

GADDINI 8 E’ lui, la mossa a sorpresa di Indiani, a spaccare il big match. Trasforma in oro una palla servitagli da Castiglia, schiodando il risultato dallo 0-0. Poi fa la mina vagante sulla fascia, mette in crisi Fremura e dà sempre la sensazione della pericolosità. Infine butta dentro un rigore che pesa una tonnellata, incanalando la partita verso la discesa. Un rientro fondamentale il suo (16′ st Arduini 6 Indiani gli concede mezz’ora per trovare condizione e intesa con i compagni).

GUCCI 7.5 Il quarto gol consecutivo ha un peso specifico enorme, perché mette in ghiaccio una gara che altrimenti chissà… Ed è un altro gol da rapace d’area. La sua presenza là davanti è palpabile, sia come terminale offensivo che come facitore di gioco. Re delle spizzate, offre sempre una soluzione ai compagni. E la prepotenza fisica con cui va a guadagnarsi il rigore del 2-1 è una delle cose più belle della giornata.

CONVITTO 6 Sembra si diverta a mettere in crisi il pagellatore di turno. I primi 20 minuti sono una prelibatezza calcistica: finte, dribbling, assist. C’è di tutto e di più nelle giocate di RC7, compresa l’azione dell’1-0 che nasce dai suoi piedi. Il rigore però è una secchiata di fango sullo smoking bianco: dagli undici metri si può sbagliare ma uno come lui non può farlo in quel modo e in quel momento della partita. Poi nella ripresa firma un assist sontuoso, di esterno piede, per il 3-1 di Gucci (37′ st Pattarello 6 A differenza di Poggesi, prende il voto perché impatta bene, si dà da fare, guadagna punizioni. Testa giusta)