Stangata del giudice sportivo sul club maremmano: offese, calci, sputi e spinte alla terna arbitrale dopo il pareggio contro il Livorno. I sostenitori aretini non potranno seguire la squadra il prossimo 2 aprile. Nell’Arezzo va in diffida Settembrini. Calderini squalificato nel Città di Castello, non ci sarà nella partita da ex di domenica

Stangata clamorosa sul Grosseto, reduce dal pareggio interno contro il Livorno (1-1), che dovrà giocare in campo neutro e a porte chiuse fino al 30 maggio (comminata anche un’ammenda da 5mila euro). Questo significa che i tifosi dell’Arezzo non potranno seguire la squadra nella trasferta del prossimo 2 aprile.

Il provvedimento è stato preso dal giudice sportivo “per la indebita presenza, al termine della gara, nell’area degli spogliatoi, di una decina di persone chiaramente riconducibili alla società le quali accerchiavano la terna arbitrale rivolgendo loro espressioni offensive e minacciose nonché spinte, impedendo agli ufficiali di gara di accedere allo spogliatoio. Nella circostanza l’arbitro e un assistente arbitrale venivano entrambi colpiti da 2 calci ai polpacci e da uno sputo (il primo ufficiale alle spalle, l’assistente al volto), mentre l’altra assistente veniva spinta con forza contro un muro. Gli ufficiali di gara riuscivano a raggiungere lo spogliatoio loro riservato con fatica e solo grazie all’intervento delle forze dell’ordine. Sanzione così determinata anche in ragione della recidiva specifica”.

Il calciatore Souza è stato squalificato per 2 giornate “per avere dalla panchina rivolto espressione offensiva all’indirizzo del direttore di gara”. Pasciuti, espulso per doppio giallo, è stato fermato per una giornata.

Per quanto riguarda l’Arezzo, Settembrini è adesso in diffida (come Castiglia e Risaliti) a causa dell’ammonizione rimediata a Ponsacco. Nel Città di Castello, prossimo avversario degli amaranto, domenica non ci sarà il grande ex Calderini. Ammonito contro il Tau, è stato squalificato per una giornata.