La difensore dell’Acf Arezzo si è procurata l’infortunio nella gara di metà febbraio contro il Brescia e dovrà stare lontana dai campi da gioco per il resto della stagione. Una doccia fredda alla quale si è aggiunta l’ennesima sconfitta (l’undicesima totale, sesta nelle ultime sette gare) contro il Verona, che ha fatto precipitare le amaranto nella quartultima posizione in classifica. Ginevra però non si perde d’animo: “Stiamo vivendo un’annata negativa ma non dobbiamo perdere il sorriso. Mentalmente sto già recuperando dallo shock, aiuterò le mie compagne da fuori con tutta me stessa”

Lesione del legamento crociato anteriore, con intervento chirurgico nei prossimi giorni. Una notizia pessima per l’Arezzo calcio femminile che perderà per il resto della stagione Ginevra Costantino. Il terzino amaranto si è infortunata lo scorso 12 febbraio, al ginocchio destro, in occasione della gara casalinga contro il Brescia dopo un durissimo contrasto con una avversaria. Per la squadra di Testini si tratta di una perdita grave che si somma a quella della centrocampista Evelyn Vicchiarello, anche lei operata al crociato qualche settimana fa. Nel mentre l’Acf ha dovuto fare i conti con l’undicesima sconfitta della sua stagione, quella casalinga contro l’Hellas Verona, che ora complica ancora di più i piani salvezza di mister e ragazze. Domenica le amaranto saranno impegnate nella difficilissima trasferta di Cesena per vendicare la brutta sconfitta per 1-4 dell’andata, probabilmente in quella che fu la peggiore prestazione stagionale.

Cominciamo dal dire che la scorsa è stata una settimana da dimenticare per te: la sconfitta con il Verona e la diagnosi della rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro. Cosa provi in questo momento ?

Sicuramente questa è un’annata molto difficile, resa ancora più complicata da quello che mi è successo domenica. A livello di squadra, finché la matematica non ci condanna, dobbiamo andare avanti per la nostra strada e credere nella salvezza perché abbiamo tutte le carte in regola per salvarci. Non dobbiamo perdere il sorriso, sono sicura che attraverso il lavoro e l’umiltà torneremo a gioire. Lo scorso anno vincevamo tantissimo e vincere aiutava a vincere, questo anno invece non abbiamo ancora svoltato ma io ci credo. Peccato non poter aiutare la squadra in campo da ora in avanti.

Come è avvenuto l’infortunio?

Sono stata sfortunata, ho ricevuto un passaggio da Sacchi e inizialmente ho lasciato scorrere la palla per poi calciarla in avanti con il sinistro, un attimo prima di colpire la palla ho ricevuto un colpo da un’avversaria sul mio piede d’appoggio, il destro, e ho percepito subito la gravità dell’infortunio nonostante le mie compagne cercassero di tranquillizzarmi. Ma dal dolore avevo già capito di cosa si potesse trattare. E’ un infortunio che nel calcio può capitare, ormai è inutile fasciarsi la testa. Adesso sto già molto meglio mentalmente, quello che è stato è stato, non si può tornare indietro.

Lo definiresti il momento più difficile della tua carriera calcistica ?

Sicuramente sì, non ho mai passato un momento così duro, sia a livello personale che di squadra. Io sarò fuori per il resto della stagione e la squadra è in difficoltà, soffro al solo pensiero di non poter stare nemmeno in gruppo, che io giochi oppure parta dalla panchina. Penserò a supportare le mie compagne da fuori, anche se purtroppo non sarà la stessa cosa.

Parlando del collettivo: Adesso siete a solo una posizione di distacco dal terzultimo posto, cosa credi che manchi ancora per cambiare passo?

Credo un pizzico di fortuna in più, che però ovviamente non dipende da noi. Ciò che invece dipende da noi, eccome, è la voglia e la fame di vincere le partite. Possiamo dimostrare tanto, nulla è ancora perduto e dobbiamo ora più che mai credere in noi stesse. Pure il mister ce lo dice, salvezza e rivincita personale passano dai piccoli dettagli.

Te l’aspettavi questa differenza tra serie C e serie B? E fra le vostre prestazioni di anno scorso e quelle di questo anno?

Sì, me lo aspettavo perché sono convinta che il calcio femminile, negli ultimi anni, si è evoluto a dismisura. La serie B è più tosta non tanto per i valori tecnici, quanto per intensità, ritmo e fisicità, cose che noi abbiamo sofferto specialmente all’inizio. Ora siamo migliorate tanto nonostante i risultati non ci stiano dando ragione.

La scorsa settimana ha parlato il presidente Anselmi, dicendo che questa annata vi rafforzerà ancora di più e che tutte le difficoltà vi prepareranno al meglio per la prossima stagione, sei d’accordo con le sue parole?

Sono d’accordo con il presidente, questi momenti ci serviranno da lezione per il futuro di tutte quante noi. Le difficoltà fanno parte del gioco e della vita e ci rafforzeranno per poi darci uno slancio per ripartire. Dobbiamo reagire anche per tutte le persone che ci fanno stare bene e che ci circondano sempre e in qualunque situazione: mister, presidente e tutto lo staff. Ci basta veramente poco, una vittoria per ripartire e poi sono sicura che alla fine urleremo tutte insieme: ”Ce l’abbiamo fatta!”.