uno striscione comparso durante la partita con il Tau (foto Spadolini - pagina fb Ostiamare)

La squadra laziale non vince dal 19 febbraio e nelle ultime 5 giornate ha conquistato 4 punti. Pochi se rapportati alle prestazioni, quasi sempre di buon livello. I biancoviola, allenati da Perotti che a gennaio ha rilevato Galluzzo, hanno una retroguardia solida ma in avanti non pungono. Domani probabile 352, il giovane centrocampista Santarpia e l’attaccante Milani i giocatori top

L’OSTIAMARE DI PERROTTI – Turno pre-pasquale per gli amaranto che saranno impegnati al Comunale contro i laziali dell’Ostiamare. I lidensi con 33 punti occupano l’undicesima posizione. La società viola, rispetto alla gara di andata, ha cambiato guida tecnica. Dallo scorso 17 gennaio Fabrizio Perrotti è il nuovo allenatore, chiamato in sostituzione del dimissionario Giorgio Galluzzo. Classe ‘64, romano, una buona carriera da centrocampista con Cesena, Vis Pesaro, Venezia, Empoli, Sora e Frosinone con cui ha chiuso come calciatore nel 2001 e dove due stagioni dopo ha iniziato la sua avventura da allenatore come vice di Arrigoni e Giorgini. In seguito siede, tra le altre, sulle panchine di Isola Liri, Ferentino, Arzachena, Maccarese, San Cesareo, Monterotondo, Trastevere, Vis Artena e all’inizio di questa stagione su quella della Matese che guida per solo 3 partite. Allenatore pratico, discreto tatticamente, con una buona esperienza in categoria.

IL MERCATO INVERNALE – Nel mercato invernale il dg Stefano Mattiuzzo e il ds Riccardo Solaroli hanno operato poche, ma mirate operazioni di mercato. Sono stati ingaggiati il portiere Cinghari, svincolato dopo l’esperienza nella scorsa stagione all’Artena con mister Perrotti, l’esterno Bartolotta (Seregno) e gli attaccanti Caon (’01 Cynthialbalonga) e Taviani, ex Roma City. Hanno lasciato il club Zizzania, Frasca e Roberti che resta tutt’ora il cannoniere della squadra con 4 gol al pari di Milani e Santarpia. Classifica alla mano e visti gli intenti estivi e gli acquisti operati, la formazione litoranea è una delle delusioni di questo campionato. Partita per disputare una stagione ambiziosa, magari cercando di raggiungere la zona nobile della classifica, si ritrova in lotta per evitare i play-out che distano appena due punti.

LA VITTORIA MANCA DAL 19 FEBBRAIO – L’Ostiamare è reduce dal pareggio interno e in rimonta contro il Tau (1-1), grazie ad una rete di Taviani contestata lungamente dagli ospiti per un presunto fallo sul portiere Filippis. Formazione che non vince da quasi due mesi (successo interno a spese del Seravezza datato 19 febbraio), nelle ultime cinque partite ha raccolto 4 punti frutto di altrettanti pareggi. Dopo il cambio in panchina si era un po’ risollevata in classifica ma non ha distanziato, come sperava, la zona calda. Comunque nelle recenti uscite è apparsa in buona forma, ben messa in campo e nelle ultime due giornate ha avuto la forza di riagguantare il risultato da una situazione di svantaggio, mostrando anche doti caratteriali.

DIFESA DI FERRO – La difesa è il reparto con il redimendo migliore, terzo del campionato: con 30 reti al passivo ha fatto peggio fino ad oggi solo dell’Arezzo e della Sangiovannese. Terza linea ben strutturata fisicamente, abile nel gioco aereo e che si poggia sull’esperienza del terzetto composto da Sbardella, Mazzei e Pasqualoni, ma che va in affanno se presa in velocità e se allargata. La nota negativa arriva dall’attacco che, con appena 23 reti realizzate, è il peggiore dell’intero campionato, nonostante disponga di un giocatore che in categoria non ha bisogno di grandi presentazioni, Caio De Cenco.

il gol del 2-0 di Sbardella all’andata

MODULO E FORMAZIONE – Per la sfida di domani rosa quasi al completo, con gli unici dubbi che riguardano il terzino Pompei e l’attaccante Caon. Probabile 352 con Borrelli (’04) in porta, Sbardella, Mazzei e Pasqualoni a comporre la linea difensiva, sugli esterni a destra Lazzeri (’01) e sul lato opposto Succi. In cabina di regia Tireli, affiancato da Compagnone (’03) e Santarpia (’02), con Gelonese, uno dei più qualitativi della rosa laziale che potrebbe partire dalla panchina per il gioco delle quote. In avanti il rientrante Milani, out per squalifica contro il Tau, e Taviani che dovrebbe essere preferito a De Cenco.

GIOCATORI TOP – I giocatori da tenere in maggior considerazione sono il centrocampista Pietro Santarpia e l’estroso Simone Milani. Il primo è mediano nato nel 2002, originario di Castellammare di Stabia ma cresciuto nel Frosinone, arrivato in estate dopo una stagione in D al Trapani. Strutturato, bravo negli inserimenti senza palla, duttile, può giocare sia da regista che da mezzala o addirittura da difensore. Buon fiuto del gol, fino ad oggi 4 in campionato. Milani, romano classe ’96, è giocatore di buon estro e discreta gamba. Cresciuto nella Lazio, pareva destinato ad una buona carriera (era il pupillo di Simone Inzaghi) ma è stato frenato nel luglio 2014 da un grave incidente stradale in cui ha riportato la frattura del bacino, che gli ha fatto perdere l’ultimo anno di Primavera e probabilmente il treno per il professionismo. Abile a muoversi sia sull’esterno che tra le linee, nelle ultime uscite ha agito maggiormente in appoggio dell’attaccante centrale. Buon calcio, abile sui piazzati, discreto al dribbling, anche lui autore di 4 realizzazioni in campionato.

PRECEDENTI – All’andata sul neutro di Aranova i laziali si imposero con un netto 3-0, mentre l’ultima sfida al Comunale risale al 19 gennaio 2014 quando gli amaranto guidati da Mezzanotti e i viola allenati allora da Pochesci impattarono per 0-0.