Gli abruzzesi hanno vinto il girone F con 72 punti totali, prevalendo sulla Vigor Senigallia nella volata finale. Mister Amaolo, in panchina dal 2016 con un paio di interruzioni, ha amalgamato in fretta un gruppo rinnovato, affidandosi a un 352 efficace che sarà anche il modulo di domani. Il portiere Mercorelli, il play Lo Sicco (ex Gavorrano) e l’attaccante camerunese i giocatori top. In Coppa Italia, a gennaio, i biancazzurri vinsero 2-1 al Comunale e il 28 giocheranno la finale contro la Giana Erminio

PINETO, PRIMA VOLTA IN C – Terza e decisiva giornata del gruppo 2 di questa poule scudetto, che vedrà gli amaranto impegnati allo stadio Mariani-Pavone contro il Pineto. I biancoazzurri abruzzesi sono i vincitori del girone F, che hanno conquistato con 72 punti davanti alla Vigor Senigallia, raggiungendo la serie C per la prima volta nella storia, e sono reduci dalla sconfitta con la Giana, che troveranno anche nella finale di Coppa Italia del 28 maggio, per 2-1. In panchina siede Daniele Amaolo che dall’ottobre 2016, con un paio di interruzioni, dal maggio al dicembre 2019 e dal febbraio 2021 a quello 2022, guida i rivieraschi, con i quali ha superato le 180 presenze. Classe ’61, originario di Porto San Giorgio, in precedenza per lui esperienze con Montegiorgio, dove nel 1997 ha iniziato nelle vesti di allenatore-giocatore, e poi tra le altre Tolentino, Morro D’Oro con cui conquistò la C2 nel 2004, Renato Curi Angelana, Recanatese e Vis Pesaro. Allenatore esperto in categoria, preparato a livello tattico, buon motivatore, abile in questa stagione a plasmare un organico coeso nonostante i tantissimi volti nuovi.

LA VOLATA DECISIVA – Il campionato per il ragazzi del presidente Silvio Brocco e del ds Roberto Giammarino, già capitano del Pineto da giocatore, sembrava in discesa dopo aver chiuso l’andata a +7 sulla Vigor Senigallia, distanziata addirittura di 9 lunghezze dopo la terza giornata di ritorno, ma da allora una frenata nei risultati e nelle prestazioni, pur mantenendo sempre la prima posizione, ha rimesso in gioco il titolo. Nel finale di stagione qualche brutta nuvola si era affacciata all’orizzonte dopo aver fallito ben tre match point. La Vigor si era rifatta pericolosamente sotto, arrivando ad appena due lunghezze a 90 minuti dalla fine del campionato. All’ultima giornata però, grazie alla vittoria sulla Vastese per 2-1 (decisiva la rete a inizio secondo tempo di Forgione), è arrivata la storica promozione in terza serie. Un successo che è frutto di anni di programmazione, in cui la società ha pianificato in base alle risorse disponibili, adeguando anche impianti e strutture, con un cammino in D legato a doppio filo a quello che sarebbe stato poi il nocchiero della promozione, ovvero Daniele Amaolo.

DIFESA BUNKER – Quella vista durante la stagione è una squadra ben messa in campo, che ha fatto della solidità difensiva la sua arma migliore. Appena 21 le reti al passivo (meglio hanno fatto solo il Catania e il Lumezzane con 20), la retroguardia degli abruzzesi è stata uno dei segreti della vittoria finale della squadra biancoazzurra, dove hanno spiccato le prestazioni dell’estremo difensore Mercorelli, rimasto imbattuto per oltre 700 minuti. Il portiere classe 2001 si è fatto apprezzare per la reattività e per i riflessi tra i pali. La linea difensiva inoltre si è poggiata sulle performance di Di Filippo, giocatore molto bravo tecnicamente, abile a far ripartire la manovra, utilizzato anche come play di centrocampo in caso di necessità, del giovane Ceccacci (’03) e dell’esperto e prestante Nonni. La mediana si è dimostrata reparto ordinato, affidandosi alla regia di Lo Sicco, alla intraprendenza di Forgione (4 reti in campionato) e sugli esterni alla gamba e alla qualità di capitan Della Quercia. L’attacco ha avuto buoni numeri, ma non stratosferici, 50 reti all’attivo, soprattutto perché durante la stagione ha dovuto fare i conti con gli infortuni dei vari Njambe, Allegretti e Minincleri, che con quella di Pineto è arrivato alla sesta promozione dalla D alla C. Per la sfida di domenica in dubbio proprio quest’ultimo, che assieme a Lo Sicco, Milani e Foglia, ha dovuto saltare la trasferta di Gorgonzola.

MODULO E FORMAZIONE – La squadra potrebbe schierarsi con il consueto 352. Tutto ruota intorno alla presenza di Lo Sicco, che condizionerà gioco forza anche le scelte sugli under. Se recupera, in porta Mercorelli (’01), sennò dovrebbe essere riproposto D’Egidio. Linea difensiva che dovrebbe essere composta da Ceccacci (’03), Di Filippo e Nonni. Sugli esterni uno tra Traini (’04) e Capaldo (’04) a destra e Della Quercia, in gol mercoledì, sull’out opposto. In cabina di regia, se recupera, Lo Sicco con ai suoi fianchi Forgione e uno tra Braghini (’03) e Domizi (’03). In avanti Njambe che sarà affiancato da Maio o Allegretti ,entrambi autori di 7 reti in campionato. Se il centrocampista ex Gavorrano non sarà della partita, in regia Di Filippo, con inserimento nella linea difensiva di Lucarini (’02) anche per riequilibrare le quote.

GIOCATORI TOP – I giocatori da tenere in maggior considerazione sono proprio Fabrizio Lo Sicco e Moussadja Njambe. Il primo è centrocampista classe ’91, originario di Palermo, grande tifoso di Miccoli e dei rosanero, ma cresciuto a Follonica e formatosi calcisticamente nell’Empoli, con una lunga carriera in C e in D con le maglie di Lucchese, Taranto, Matelica e le ultime quattro stagioni con quella del Gavorrano. Temibile sui piazzati, abile quando cerca la porta avversaria e in rifinitura, in stagione 4 reti e ben 7 gli assist messi a referto. Non troppo strutturato fisicamente, è metronomo coriaceo, con buoni piedi, soprattutto il destro, e discreti tempi di gioco. Njambe invece è attaccante e capocannoniere dei suoi con 12 reti impreziosite da diversi assist. Originario del Camerun, 25 anni da compiere a novembre, è arrivato in Italia a Crotone nel 2018 con il barcone, come tanti ragazzi africani, trovando rifugio nel centro d’accoglienza di Alba Adriatica. Notato e portato a fare un provino con la squadra della città abruzzese, viene immediatamente tesserato ed esordisce velocemente in Eccellenza dove realizza 12 reti. Poi da lì il salto in D con Campobasso, Montegiorgio, Castelfidardo, Aprilia, prima di arrivare al Pineto nello scorso luglio. Ottima struttura fisica, potente, abile soprattutto dentro l’area di rigore, “Kong” come viene soprannominato affettuosamente in riva all’Adriatico, a volte pecca di precisione sotto porta. Nel bel mezzo dei festeggiamenti per la promozione ottenuta, ha chiesto alla sua compagna Francesca, che lo ha reso padre del piccolo Charmant, di sposarla.

PRECEDENTE – L’unico precedente tra le due squadre risale allo scorso 11 gennaio quando i biancoazzurri, in Coppa Italia, si imposero al Comunale per 1-2 grazie alle reti di Allegretti e Braghini nel finale di partita, con rete del momentaneo pareggio ad opera di capitan Settembrini.