Guglielmo Manzo premiato dal presidente Daniele Farsetti di Orgoglio Amaranto

Sul palco della festa di Orgoglio Amaranto, domenica sera, Guglielmo Manzo ha annunciato il riavvicinamento di tante aziende alla società, alle quali saranno destinati gli spazi finora utilizzati dalla stampa. Contatti avviati per il rinnovo delle partnership di quest’anno

“Sono contento perché stiamo preparando la prossima stagione nel modo giusto, sotto tutti gli aspetti. Ribadisco che, per come vedo le cose io, la serie C per l’Arezzo dev’essere solo di passaggio. Per quanto ci riguarda, abbiamo il dovere di tenere i conti sotto controllo e coltivare le giuste ambizioni. Mi fa molto piacere che nell’ultimo periodo ci sia stato un riavvicinamento forte, convinto dell’imprenditoria locale all’Arezzo calcio. Questo ci conforta, ci dà la fiducia e l’entusiasmo per andare avanti”.

Parole di Guglielmo Manzo, pronunciate domenica sera sul palco della festa di Orgoglio Amaranto al Bagnoro. Il presidente aveva già illustrato i dettagli del progetto stadio, sottolineando la disponibilità del Comune a sostenere la società in questo percorso. Poi si era soffermato sui rapporti di collaborazione e unità d’intenti instaurati con il comitato di azionariato popolare, socio di minoranza con l’uno per cento, dopo una prima fase altalenante. Infine, riguardo la sinergia con le forze economiche cittadine, ha toccato anche il tasto sponsorizzazioni.

L’Arezzo ha già completato i lavori di ristrutturazione dei box presenti in tribuna coperta, fino a pochi mesi fa utilizzati dalla stampa. Dalla prossima stagione verranno riservati alle aziende che sottoscriveranno o hanno già sottoscritto una partnership con il club, alimentando così una nuova fonte di entrate da calcolare nell’ordine di alcune decine di migliaia di euro.

Per quanto riguarda gli sponsor, la società ha vissuto un campionato di grandi soddisfazioni con Marino fa Mercato, Agostini e Gimet Brass, che l’anno scorso avevano il marchio sul davanti e sul retro delle divise da gioco e che dovrebbero restare nella grande “famiglia” amaranto.