Tutti con lo smartphone in mano per immortalare l’ingresso in campo delle squadre: le gigantografie con i cavalli rampanti alte 27 metri, la corona d’alloro, i tremila cartoncini colorati, i 10 simboli dell’Arezzo. Tutto incollato e dipinto a mano, con il ricordo di Van
Bella la coreografia, anzi bellissima. Ma dietro quello spettacolo di voci e di colori c’è un lavoro certosino che neanche si può immaginare. Sabato alle 18.27, quando Arezzo e Carrarese sono entrate in campo, in tribuna avevano tutti lo smartphone in mano per immortalare il momento, vissuto con i brividi sulla pelle e un’impagabile sensazione di meraviglia.
Il centenario capita una volta sola ed è per questo che i gruppi organizzati della curva sud si sono messi al lavoro con largo anticipo, dedicando tutto il mese di agosto alla selezione delle idee e poi alla loro realizzazione. Ai lati della Minghelli sono state posizionate due gigantografie, alte 27 metri e larghe 11, che ritraevano due cavalli rampanti sormontati da una corona. Al centro campeggiava un cerchio bianco bordato d’amaranto, del diametro di 15 metri, con all’interno la scritta 100 adornata da una corona d’alloro.
Agli spettatori presenti sui gradoni sono stati distribuiti circa 3mila cartoncini amaranto, neri e bianchi che hanno reso ancora più suggestiva la rappresentazione, mentre in balconata è stato affisso lo striscione “Cento anni di Arezzo!”, accompagnato dai dieci simboli che hanno accompagnato la società nel corso del suo secolo di storia.
Momenti di grande emozione che resteranno impressi nella mente e nel cuore degli sportivi amaranto. E che testimoniano come la sud sia una delle curve più fantasiose, originali e creative del panorama italiano. La coreografia di sabato, come del resto quelle della passata stagione nelle gare interne contro Gavorrano, Livorno e Pianese, è stata interamente dipinta e incollata a mano, a riprova dell’impegno e della cura dei dettagli da parte dei gruppi organizzati.
Una scenografia del genere, come immaginabile, ha anche dei costi, solo parzialmente ammortizzati dai contributi volontari che i circa 5mila presenti contro la Carrarese hanno versato nei punti di raccolta. Sugli spalti anche le rappresentanze di Udinese e Roma, a suggello dei rapporti di amicizia con alcuni ragazzi della Minghelli, che durante la gara ha ricordato Julien, per tutti Van. Belga d’origine, castiglionese d’adozione, tifoso appassionato, morì a causa di un incidente in moto, a soli 28 anni, nel 2012.