contrasto Angori-Pattarello

Il ghanese è il migliore e non solo per il bel gol dell’1-0. Renzi e Coccia ali aggiunte nel primo tempo, poi devono soffrire in trincea. Gucci più utile in difesa che in attacco, scampolo negativo per Iori. Lazzarini vicino al clamoroso 2-1

Le pagelle di Arezzo-Pontedera.

TROMBINI 6 Dimostra di essere sicuro e padrone della situazione anche nei piccoli dettagli. Stringi stringi, non fa una parata vera. E per la seconda volta consecutiva, stasera come contro l’Olbia, viene bucato da un’autorete, per giunta nello stesso angolo di porta.

RENZI 6 Nel primo tempo confeziona una prestazione smagliante: attacco e difesa, difesa e attacco. Va come un treno, arriva pure al tiro (pericoloso) da fuori. Alla lunga viene giù come tutta la squadra e si limita a fare muro.

MASETTI ng Due minuti e si fa male al ginocchio. Speriamo non sia nulla di grave (6′ pt Polvani 6 Morde la partita con il piglio che gli è consueto. Il Pontedera crea, è vero, ma lui mette argini un po’ dovunque. Nel secondo tempo fa la guerra, solo che quelli con la maglia uguale alla sua sembrano sempre in minoranza).

CHIOSA 6 Autorevole e autoritario per un’ora, con un salvataggio su Ianesi che strappa applausi ai tremilacinquecento del Comunale. Quando i palloni cominciano a fischiargli vicino da ogni dove, con gli avversari che assaltano l’area, anche lui concede qualcosa. Peccato per la deviazione fatale che determina il pari. Lì però c’è al massimo un pizzico di negligenza, senza colpa.

COCCIA 6 Segue la stessa china di Renzi. Per 45 minuti ara la fascia con la sua ampia falcata, infilzando Perretta, Ignacchiti e Guidi, spingendosi fino alla conclusione dopo una sgassata personale. Poi Canzi sposta un paio di cosette e di spazi per andare non ce ne sono più. Chiude da quinto bloccato dietro.

MAWULI 7 Anche per lui l’inizio gara è molto migliore del finale ma dentro i primi sessanta minuti ci sono veramente tante cose buone. Protezione della palla, riconquista, aggressività, muscolarità e un gol, il primo in amaranto, con un rasoterra chirurgico a pelo d’erba. Un bel giocatore.

BIANCHI 5 Ritmi alti e pressione furiosa sono le parole d’ordine della gara. Le sue geometrie restano sotto traccia, tocca pochi palloni anche nel momento in cui la squadra macina gioco. E nella ripresa, con il Pontedera al comando, deve recitare un copione poco suo che lo tira definitivamente fuori dal match (24′ st Lazzarini 6 Ci mette quello che serviva: combattimento, denti digrignati, movimento. Gli capita pure la palla buona per un clamoroso e, a quel punto, inatteso 2-1. Ma Nicastro gli nega la gioia).

SETTEMBRINI 6 In questo doppio ruolo di inibitore/guastatore, vertice alto del 4231, deve spremere energie mentali e fisiche in gran quantità. Pesta i piedi a Ignacchiti, cuce gioco, indietreggia a coprire, prende un’ammonizione evitabile e per quest’ultimo motivo Indiani lo toglie quando sta cominciando la burrasca (11′ st Foglia 6 Si sbatte per arginare la marea granata e non se la cava male).

PATTARELLO 6.5 Fa un sacco di robe importanti per la squadra, a volte con eccesso di foga ma con una fisicità e una tecnica che lo rendono la spina più appuntita dell’Arezzo. Costringe al giallo Angori, propizia l’1-0, scalda le mani di Lewis. Un martello. Indiani lo chiama fuori per corazzare la squadra sotto assedio e non dev’essere stata una scelta facile (24′ st Risaliti 6 Va a serrare i ranghi con senso del dovere).

GUCCI 6 Tiri in porta: zero. Ripiegamenti difensivi: cento. Palle buttate fuori dall’area amaranto: una decina almeno. Ammonizioni prese per scaldare la battaglia: una. Minuti giocati: 98. Il voto si spiega così.

GADDINI 5 Una rasoiata poco prima dell’intervallo che Lewis arpiona con le falangi. Tutto qui. E’ in rodaggio, si vede e, considerandone il percorso, ne ha anche facoltà (11′ st Iori 5 Potrebbe e dovrebbe fare a fette il Pontedera riversato in attacco. In un paio di circostanze gliene capita pure l’opportunità. Ma non è in serata, il dribbling resta in canna, lo strappo non è quello dei giorni belli).