Indiani sconsolato in panchina a Recanati

Al presidente non è piaciuto l’atteggiamento molle di Recanati. E a fine match ha convocato Selvaggio, Giovannini, Cutolo e l’allenatore per un quarto d’ora di confronto. Dalla società filtrano dispiacere per il ko e fiducia intatta nel progetto. Il tecnico non è in discussione anche se c’è convergenza sulla necessità di risistemare la squadra per prendere meno gol. I 250 tifosi in trasferta: “Si può perdere con tutti ma non così. Ora reazione con la Spal”

Quindici minuti di colloquio a fine gara, davanti alla porta degli spogliatoi di Recanati, dopo la sconfitta più brutta di questo inizio di stagione. A mancare è stata la cattiveria agonistica, la combattività che serve per fare risultato. E a Manzo questa apatia non è piaciuta. Così, mentre i giocatori erano già sul pullman, il presidente ha voluto parlare con l’ad Selvaggio, i direttori Giovannini e Cutolo, l’allenatore Indiani. I toni erano risoluti, come normale alla fine di una partita persa e giocata senza lo spirito che ha sempre contraddistinto la squadra, anche se si sono addolciti durante la chiacchierata.

Oggi Manzo non ha voluto commentare, demandando analisi e spiegazioni a Giovannini e Cutolo, che mercoledì parleranno in conferenza stampa. Ma l’atteggiamento era molto sereno. Dalla società filtrano dispiacere per il 2-0 di Recanati e fiducia immutata nel progetto di questa stagione, nonostante le difficoltà che stanno venendo a galla.

Alla luce di questo, Paolo Indiani non è in discussione, anche se la sensazione è che ci sia stata convergenza sulla necessità di operare un cambiamento tecnico e tattico per sanare la fragilità dimostrata sul campo. Il dato che più preoccupa è quello dei gol al passivo, arrivati sempre fin dalle amichevoli estive, in casa e in trasferta, a difesa schierata o, come ieri pomeriggio, prestando ingenuamente il fianco alle ripartenze avversarie.

Per centrare l’obiettivo della permanenza in categoria, che dal presidente in giù viene considerato alla portata del gruppo, occorre qualcosa di diverso: più concretezza, più pragmatismo, una mentalità più operaia rispetto a Recanati. Non a caso anche i 250 tifosi presenti nelle Marche, a fine partita hanno rimproverato alla squadra l’atteggiamento molle e flemmatico dimostrato in campo. “Si può perdere con tutti ma non così”: questo, in sintesi, il messaggio del settore.

La gente si aspetta una reazione contro la Spal. La dirigenza pure. A Indiani il compito di trovare dei correttivi efficaci, con la serenità di chi ha le spalle coperte e la consapevolezza che nel calcio la fiducia va (ri)conquistata ogni settimana.