Il presidente a fine gara è andato a complimentarsi con giocatori e staff: “Alle 17 avevamo fatto una riunione tutti insieme, avevo chiesto maglia sudata e niente testa bassa. In campo ho visto una squadra diversa e non per le mie parole, bensì perché nello spogliatoio ci sono persone intelligenti. I pagamenti delle vecchie pendenze? Adesso il club è sano”

Anche il presidente Guglielmo Manzo ha voluto commentare la vittoria amaranto contro la Spal. E lo stato d’animo era ben diverso da quello di Recanati, quando a fine gara chiamò a rapporto amministratore delegato, direttori e allenatore per analizzare una sconfitta pesante: “Volevamo tutti vincere ma al di là di questo ho visto una squadra diversa, con un atteggiamento diverso. Il mister ha utilizzato un modulo più congeniale alla situazione, è stato bravo, ma sapevamo che aveva l’esperienza per risolvere i nostri problemi. Non ho avuto paura nemmeno dopo il 2-1 della Spal, i ragazzi si sono compattati subito e sono stati più abili degli avversari. Mi auguro che vada allo stesso modo anche nelle prossime partite”.

Manzo ha svelato anche un retroscena: “Dopo il fischio finale sono andato a complimentarmi con calciatori e staff. Avevamo parlato tutti insieme a metà pomeriggio, proprio qui in sala stampa dove facemmo una riunione anche l’anno scorso nel periodo critico. Maglia sudata e niente testa bassa, questo ho chiesto e questo è successo. Ma non è dipeso dalle mie parole, bensì dal fatto che dentro gli spogliatoi ci sono persone intelligenti”.

Infine un cenno al pagamento delle pendenze ereditate dalle gestioni precedenti: “Non ho tentennato, non fa parte del mio dna. Una volta fatta una scelta, si porta avanti. Fin da subito avevamo capito cosa c’era da fare per l’Arezzo. C’è voluto un po’ di tempo per ottenere i risultati ma adesso il club è sano. Direi che tra le cento società professionistiche d’Italia, noi siamo nella top ten.