Impossibile comprare i biglietti per i residenti in provincia di Arezzo. L’Osservatorio aveva inserito la gara nell’elenco di quelle che necessitavano di adeguate misure di rigore. E stamani è arrivata la determinazione degli organi competenti, alla base della quale c’è “il grave comportamento posto in essere dai tifosi aretini in occasione della gara con la Spal”

La trasferta di Pesaro è stata vietata ai residenti nella provincia di Arezzo. La decisione è arrivata stamani al termine della riunione del Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive (Casms) e del Gruppo operativo di sicurezza (Gos). La decisione era temuta dopo che l’Osservatorio aveva inserito la gara di domenica allo stadio “Benelli” nell’elenco di quelle che necessitavano di adeguate misure di rigore. Resta comunque la brutta sorpresa di una sanzione severa nei confronti di una tifoseria che fino a oggi non ha mai creato problemi di ordine pubblico, nonostante abbia sempre portato al seguito della squadra un cospicuo numero di persone.

L’Arezzo quest’anno era stato sanzionato dalla Lega in due circostanze, entrambe legate a gare casalinghe: 200 euro contro la Carrarese per cori offensivi verso le forze dell’ordine, 250 euro contro il Cesena per lancio di una torcia in campo. Ordinaria amministrazione comunque. Giovedì scorso ad Ancona, l’esplosione di un petardo lanciato dal settore ospiti aveva spinto il giudice sportivo a richiedere un supplemento d’indagine alla procura federale. Ma a oggi nessun provvedimento è stato preso al riguardo.

Secondo il Casms alla base della decisione, poi firmata dal prefetto di Pesaro, c’è “il grave comportamento posto in essere dai tifosi aretini in occasione della gara Arezzo-Spal del 23 ottobre scorso”. La prevendita dei biglietti della partita sul circuito VivaTicket è bloccata per il settore ospiti.