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I marchigiani hanno vinto solo una volta in campionato e sono riusciti a segnare appena 5 gol. Il miglior marcatore è Montini (2 reti), uno degli ex della sfida insieme al terzino Laverone. Lunedì la società ha richiamato il ds Andreatini per dare una scossa alla squadra, guidata da Protti che è tornato in panchina da un mese dopo l’esonero in estate. Contro l’Arezzo probabile 433, anche se non sono da escludere novità. In rosa, nonostante la pessima classifica, elementi di qualità come Gasbarro, Paponi, Misuraca e Giandonato

RIBALTONI ALLA FERMANA – Dopo la brutta sconfitta con il Pineto, c’è subito l’occasione per riprendere il cammino nella trasferta in terra marchigiana contro la Fermana, fanalino di coda del campionato con 7 punti. Settimana abbastanza movimentata in casa gialloblù. Lunedì è stato richiamato Massimo Andreatini, ds esonerato in estate al pari di mister Stefano Protti (anche lui chiamato nuovamente sulla panchina dei rivieraschi un mese fa), che subentra ad Andrea Tubaldi. Per quest’ultimo non è stato un vero e proprio addio, perché è stato nominato direttore generale al posto di Andrea Galassi, che rimane comunque in seno alla società in quanto membro del cda. Situazione, a quanto si apprende dai media locali, molto ingarbugliata anche a livello economico, perché per provare a migliorare la rosa nel mercato invernale, Andreatini dovrà prima cedere per creare spazio salariale, visto che l’indice di liquidità non prevede innesti allo stato attuale. Comunque l’esperto ds non si è tirato indietro, anzi sta cercando di ridare normalità e stimoli ad un ambiente in difficoltà e con il morale a terra, incoraggiando e caricando i vecchi dello spogliatoio che già conosceva.

PROTTI BIS – In panchina, come detto in precedenza, aveva fatto ritorno lo scorso 12 ottobre Stefano Protti, che la scorsa stagione aveva guidato la squadra ad una comoda salvezza subentrando ad Andrea Bruniera. Classe ’67, romagnolo di Santarcangelo, una carriera da calciatore con le maglie tra le altre di Empoli, Carpi, Alzano, Fermana (con cui conquistò la C1 nel ’96), Gualdo e Cavese. Appese le scarpette al chiodo inizia ad allenare propria nella sua Romagna, nel 2008, con Virtus San Mauro Mare, poi Cesena under 19, Sammaurese (per 6 stagioni consecutive), Forlì, fino all’approdo nell’agosto 2022 con i gialloblù del presidente Umberto Simoni, fermano doc, ma da anni residente a Recanati, imprenditore con attività nel campo delle analisi chimiche e biologiche. Allenatore caratteriale, schietto nelle sue dichiarazioni, bravo nel lavorare con i giovani.

CRISI GIALLOBLU – Quella che troverà l’Arezzo è una squadra decisamente in crisi di gioco e risultati, che nelle ultime dieci partite ha raccolto solamente 3 punti, frutto di altrettanti pareggi, e reduce da quattro sconfitte nelle ultime cinque giornate, due consecutive in trasferta con Pineto (2-0) e Sestri Levante (3-0), in uno scontro diretto importante per la lotta salvezza. I marchigiani nell’ultima uscita sono apparsi poco dinamici, in difficoltà sia a livello fisico che mentale, e dopo il vantaggio dei padroni di casa si sono disuniti. Mister Protti nel post partita non le ha mandate certo a dire, sostenendo che la sua squadra ha mancanze strutturali e fisiche.

EPPURE LA ROSA… – Comunque la Fermana dispone di una rosa anche con valori per la categoria: i difensori Gasbarro (ex Livorno e Padova, ingaggiato a fine ottobre) e Padella, esperto centrale arrivato in estate dal Mantova, i terzini Calderoni (protagonista negli ultimi anni tra Vicenza e Cesena) e l’ex Laverone. Inoltre in mediana c’è la qualità di capitan Giandonato e Misuraca, due che in terza serie non hanno bisogno di grandi presentazioni, in attacco l’esperienza di Paponi, arrivato a stagione in corso, che ha indossato maglie importanti come quelle di Bologna, Parma, Piacenza ed Ancona, l’imprevedibilità di Semprini e le buone qualità dell’altro ex di giornata, ovvero Montini, cannoniere dei suoi con 2 reti. La Fermana nell’ultima giornata è stata surclassata sotto tutti i punti di vista, con i canarini che sono apparsi eccessivamente rassegnati, nonostante giocatori di grande esperienza per la C, da cui quantomeno ci si aspettava una reazione emotiva, con una squadra che in pratica non è mai entrata in partita. Numeri alla mano, la situazione è ancora più pesante e disastrosa: una sola vittoria in campionato, alla seconda giornata con il Pontedera; 22 reti al passivo (seconda peggior difesa del campionato mentre l’attacco ha fatto peggio di tutti segnando la miseria di 5 gol, con appena 2 realizzati tra le mura amiche del Recchioni).

Stefano Protti, allenatore della Fermana

MODULO E FORMAZIONE – Per la sfida di domenica Protti recupera dalla squalifica Eleuteri e Spedalieri, mentre sono in forte dubbio Laverone (caviglia malconcia), Misuraca (problema a un tendine), mentre sono quasi certe le assenze dei lungodegenti De Pascalis, Esposito e Gianelli. Fermana che dovrebbe schierarsi con il 433. In porta Furlanetto (preferito a Borghetto), a destra Eleuteri e sull’out opposto Calderoni, centralmente la coppia Gasbarro-Padella, in vantaggio sul giovane Spedalieri. In mediana a dirigere le operazioni Giandonato, ai suoi fianchi Misuraca se recupera, altrimenti spazio a Scorza e Pinzi. Qualche dubbio in avanti con Montini che potrebbe essere preferito a Paponi, con Semprini e il baby Curatolo (’04, ex Inter Primavera) sugli esterni. Comunque, viste le ultime prestazioni, non sono da escludere novità di carattere tattico.

GIOCATORI TOP – I giocatori di maggiore spessore sono Andrea Gasbarro e Manuel Giandonato. Il primo è difensore classe ’95, originario di Pisa, cresciuto calcisticamente nel Livorno. Esperto, con una lunga militanza in B, dove oltre alla maglia dei labronici ha vestito quella del Pordenone, e in C con le ultime tre stagioni a Padova. Centrale che si adatta anche come terzino, mancino, buona tecnica, nasce nelle giovanili come centrocampista, ruvido nei contrasti e discreto in anticipo e marcatura. Dotato di una buona fisicità, è comunque rapido e agile. Manuel Giandonato, 32 anni compiuti ad ottobre, originario di Casoli, è centrocampista di riferimento e leader tecnico dei canarini. Cresciuto nella Juventus, con cui ha esordito in A nel 2010 e in Europa League, ha indossato poi le maglie di Lecce, Vicenza, Padova e Olbia. Nel 2022 il ritorno a Fermo, dove era stato protagonista di una buona stagione nel 2018-19. Play e metronomo ordinato, non troppo dinamico ma con un ottimo piede, è bravo in fase di costruzione, discreto anche sui piazzati. A dimostrazione di ciò, nel match di addio di Gary Neville tra Juventus e Manchester United, realizzò un gol su punizione a Old Trafford.

PRECEDENTI – L’ultimo precedente risale al 9 dicembre 2020 quando le due squadre terminarono l’incontro sullo 0-0.