(foto Juventus Fc)

Finora appena tre successi per i bianconeri, tutti conquistati quando era in campo il gioiellino turco, che però in questi giorni dovrebbe restare con il gruppo di Allegri. La rosa, come da regolamento, è giovanissima (tra i 4 over c’è l’ex amaranto Poli). La squadra di Brambilla può salire in B ma non potrebbe andare in A, mentre può retrocedere in D anche se poi non avrebbe titolo per iscriversi nei dilettanti. Domani probabile 3412 con il centrocampista Hasa e l’attaccante Guerra elementi top

JUVENTUS NEXT GEN, IL REGOLAMENTO – Seconda trasferta consecutiva per l’Arezzo che domani sarà ospite, sul neutro di Alessandria, della Juventus Next Gen, attualmente penultima in classifica con 11 punti. Le seconde squadre hanno un regolamento da rispettare studiato ad hoc. Le società possono inserire nella distinta di gara fino a 23 calciatori, dei quali solo 4 nati prima del 1° gennaio 2001, mentre tutti gli altri dovranno essere nati dopo il 31 dicembre 2000. Inoltre nella lista possono essere inseriti fino ad un massimo di 7 calciatori tesserati in una società di calcio affiliata alla FIGC per meno di sette stagioni sportive. I calciatori in lista non devono essere presenti nell’elenco dei 25 calciatori per il campionato di serie A, né devono aver disputato più di 50 gare nella massima serie. Per le squadre B saranno sempre consentiti i passaggi fra la prima e la seconda squadra. La Juventus Next Gen può essere promossa al campionato di serie B ma non potrà mai partecipare al medesimo campionato della prima squadra, né ad uno superiore ad essa. In caso di retrocessione, la Juve non avrebbe la possibilità di iscriversi alla serie D (perché strutturata per i dilettanti) e perderebbe il diritto di iscrivere la seconda squadra al campionato di C. A quel punto dovrebbe presentare domanda di ripescaggio per essere reinserita in terza serie, ma accodandosi nella speciale graduatoria per le seconde squadre che viene alternata a quella di tutte le altre società.

MISTER BRAMBILLA – In panchina dalla scorsa stagione siede Massimo Brambilla, classe ’73 originario di Vimercate. Ex centrocampista di buon livello con le maglie di Monza, Torino, Parma e Mantova, ex Italia Under-21 con cui nel 1996 ha conquistato il campionato europeo e ha preso parte alle Olimpiadi di Atlanta. Appesi gli scarpini al chiodo inizia, nel 2010, ad allenare dalle giovanili del Pergocrema dove aveva appena concluso la carriera da giocatore. Dal 2011 al 2015 è a Novara dove guida allievi e giovanissimi nazionali, dopo di che passa all’Atalanta dove nel 2019 vince il campionato e la supercoppa Primavera e partecipa anche alla Youth League. Il 28 giugno 2022 viene ingaggiato dalla Juve B, portandola alla finale di Coppa Italia, persa poi contro il Vicenza. Il suo vice è l’ex amaranto Mirko Conte.

PERIODO NO – Il momento per i giovani bianconeri non è dei più facili. La classifica non sta sorridendo agli uomini di Brambilla, anche se hanno due gare da recuperare per effetto delle pause per le nazionali che portano via tanti giocatori e per questo tra il 25 novembre e il 23 dicembre dovranno sostenere otto partite, nove se andassero avanti in Coppa Italia di Lega Pro. La rosa come immaginabile è molto giovane, sui 20 anni di età media, a cui la recente promozione in prima squadra di Huijsen, Nonge e Yildiz (tutti 2005, che però continuano a scendere nelle settimane in cui non fanno minuti con Allegri), toglie degli elementi importanti e di grande qualità. Inoltre le difficoltà che sta incontrando la squadra sono anche di carattere tecnico, perché il girone B, rispetto a quello settentrionale affrontato negli ultimi anni, è maggiormente qualitativo a livello tecnico, con più squadre attrezzate per un campionato di vertice.

SOLTANTO 3 VITTORIE – Tornando all’analisi dei freddi numeri, la Juve è compagine che non segna molto (12 reti) ma che non subisce poi tanto: 16 reti al passivo, buon bottino per chi vuole fare un campionato tranquillo. Al momento solo 3 vittorie in campionato (tutte quando Yildiz era in campo), andando a segno solo in cinque circostanze sulle 12 gare disputate. Retroguardia strutturata che si poggia sull’esperienza dell’ex amaranto Fabrizio Poli (5 presenze nella serie C 09-10), con una mediana dove tanto passa dalla qualità e dalla creatività di Hasa e in attacco Guerra a fare da leader e chioccia ai vari Cerri, Mbangula e Mancini. La squadra, nonostante la classifica non brillante, è di buona caratura tecnica, con alcuni ragazzi come Luis Hasa, Riccardo Turicchia, protagonista all’ultimo mondiale under 20, o l’olandese Livano Comenencia, 2004 prelevato in estate dal Psv, con qualità sopra la media. Formazione con diversi ragazzi stranieri in rosa, che gioco forza, nonostante i quattro over, pecca di esperienza e a volte commette errori tecnici e tattici dovuti alla giovane età.

il tecnico bianconero Massimo Brambilla

MODULO E FORMAZIONE – Per la sfida del Moccagatta probabili le assenze di Garafoni, Stramaccioni, Ntenda, Damiani, dell’esperto Iocolano e Cerri, mentre per quanto riguarda l’utilizzo di Huijsen, Nonge ed Yildiz tutto dipenderà se Allegri li riterrà utili per la gara di domenica della Juventus contro l’Inter. Brambilla dovrebbe schierare i suoi con il 3412 ma prevedere l’undici titolare non è impresa facile. La probabile vede Daffara tra i pali, terzetto difensivo composto da Stivanello, Muharemovic e Poli, sugli esterni a destra Savona e sull’out mancino Turicchia. Mediana che dovrebbe comprendere Comencia e Salifou, con Hasa che agirà tra le linee e Guerra e uno tra Mancini e Mbangula in attacco.

GIOCATORI TOP – I giocatori da temere maggiormente sono Luis Hasa e Simone Guerra. Il primo è centrocampista offensivo nato a Sora ma di origini albanesi. Campione d’Europa all’ultimo torneo Under 19 dove è stato eletto miglior giocatore della manifestazione. Classe 2004, trequartista che ha fatto tutta la trafila nel settore giovanile bianconero, è arrivato anche a debuttare in prima squadra, lo scorso 12 agosto, durante l’amichevole precampionato contro l’Atalanta, quando è subentrato al posto di Locatelli. Duttile, può agire anche da mezz’ala o da esterno d’attacco, bravo a livello tecnico, non troppo strutturato, brevilineo, rapido, abile nello stretto, veloce, ottimo dribbling. A secco fino ad oggi in campionato, ma ha già distribuito alcuni assist decisivi per i compagni. Simone Guerra, classe ’89, è arrivato in estate dopo aver condotto alla promozione in B la Feralpi. Seconda punta o esterno offensivo, alla bisogna anche attaccante centrale, abile tecnicamente e nel saltare l’uomo, ha una discreta confidenza con la porta avversaria ed è molto generoso in fase di non possesso. Pericoloso sotto porta e sulle palle da fermo, è cannoniere dei suoi con 3 gol in campionato.

PRECEDENTI – L’ultimo precedente tra le due squadre risale al 20 gennaio 2020 quando i bianconeri, allora guidati da Fabio Pecchia, si imposero per 1-0 sull’Arezzo allenata da Daniele Di Donato. Decisiva nella ripresa una rete di Zanimacchia.