Gucci colpisce di testa in area

Il numero 10 segna il terzo gol stagionale (su azione d’angolo) e salva la squadra dalla sconfitta. Buon rientro per Trombini, la difesa tiene botta contro l’anemico reparto offensivo rossonero. Buon ingresso per Settembrini e Renzi

Le pagelle di Arezzo-Lucchese.

TROMBINI 6 Torna in campo 36 giorni dopo il brutto infortunio di Ancona. E come accaduto sovente al portiere della squadra con la seconda peggior difesa del torneo, per uno strano paradosso calcistico, non ha grande lavoro. Anzi, solo ordinaria amministrazione. Rischia quando Russo colpisce il palo esterno, incolpevole sul diagonale a pelo d’erba di Rizzo Pinna.

LAZZARINI 5 Titolare dopo più di un mese. Stranamente esangue, senza l’energia che lo ha sempre contraddistinto. Si vede poco quando c’è da spingere, soffre la mobilità di Guadagni, cui regala un paio di palloni pericolosi. Sul gol si fa attrarre dalla traiettoria e lascia Rizzo Pinna tutto solo alle sue spalle. Quello stoppa, tira e segna (34′ st Renzi 6 Al rientro dopo un mese e mezzo, ci mette gamba e brio in un finale convulso).

MASETTI 6 Inizio da brivido, con una palla quasi persa sulla trequarti e due omaggi che i rossoneri non sfruttano. Poi si riprende e contro l’anemico attacco della Lucchese non va più in fibrillazione.

RISALITI 6 Magnaghi è un brutto cliente, almeno sulla carta, e insieme a Masetti lo disinnesca agevolmente. Sempre ben piazzato sulle offensive avversarie. Peccato per l’infortunio alla spalla, in bocca al lupo (39′ st Chiosa ng).

MONTINI 6 Indiani lo trasloca a sinistra e lui non è spumeggiante come al solito. Cincischia qualche palla, si fa bruciare da Russo che centra il palo esterno ma è l’unica chance che concede al giocatore più temuto della vigilia. Non si nasconde, non perde l’intraprendenza che è la sua più fedele alleata, va sempre a cercare la superiorità e alla fine fa il suo.

DAMIANI 5.5 Senza grandi colpi, senza giocate appariscenti, con diversi errori seminati qua e là. Prova a tenere su la baracca con abnegazione e nel secondo tempo va un po’ meglio rispetto al primo. Sua la deviazione aerea che recapita il pallone fatale a Rizzo Pinna (34′ st Gaddini 6 Fa il casino che serve per rianimare la squadra nel finale. Calcia bene il corner che propizia il pareggio).

FOGLIA 6 Lavoro sporco, sacrificio nella riconquista, poca gloria nel possesso. La partita in realtà è una partitaccia e lui si premura di dare equilibrio. Tutto sommato ci riesce (39′ st Castiglia ng Gioca poco per un voto ma i suoi sono dieci minuti vogliosi. Da una sua palla spedita in area nasce l’occasione ciccata da Gucci poco prima dell’1-1).

PATTARELLO 7 Come al fantacalcio, il gol vale un voto alto. Ed è un gol di rabbia, di esuberanza fisica che un anno fa, probabilmente, non avrebbe segnato. Protagonista anche nell’episodio da var a inizio gara, quando va giù dopo il contatto con Benassai. Nel complesso non era stata la sua miglior serata, infarcita di scelte sbagliate e imprecisioni al tiro. Però di nuovo decisivo.

GUCCIONE 5.5 Per un tempo, il primo, è l’unico che alza l’asticella della qualità. Si abbassa a prendere palla, fa il play più che il trequarti, e questo lo allontana dalla zona tiro. La squadra ne trae giovamento, tant’è che le azioni più ficcanti nascono dal suo piede. Evapora nella ripresa, invischiato dentro una gara appiccicosa, e l’unico lampo è l’assist per Gucci che centra il palo.

IORI 5.5 Benino all’inizio, con la palla messa in testa a Gucci per l’unica, vera occasione del primo tempo, poi si eclissa. Deve ritrovare il ritmo gara e il suo recupero, ripensando alle bollicine di inizio stagione, è fondamentale (24′ st Settembrini 6 Entra e gioca subito una palla d’alta classe, sopra la difesa rossonera, smarcando Pattarello in area che fallisce lo stop. Porta benzina nel motore).

GUCCI 6.5 La solita generosità nello sportellare con i centrali, nelle spizzate per i compagni, nella lotta dura senza paura. In più ha la capacità, ormai affinata con il tempo, di capitalizzare al massimo le occasioni che gli capitano: in una circostanza fa un paratone il portiere, una la trasforma in un palo che grida vendetta, una la cicca a ridosso del 90′. Una garanzia.