Emiliano Pattarello, 3 gol finora

Difensore centrale, mediano, attaccante: ci sono tre punti interrogativi nella formazione che domani metterà in campo Indiani contro la seconda forza del torneo. I sardi segnano tanto, prendono pochi gol e in casa sono un rullo compressore. Gli amaranto attesi da una prestazione sopra la media per fare risultato

Dieci giorni di fuoco per l’Arezzo. Da oggi scatta la missione Sassari, con la squadra in partenza per l’isola dove domani affronterà la seconda della classe, l’unica in grado di tenere il passo del Cesena. E tra una settimana, guarda un po’, ci sarà proprio lo scontro diretto tra romagnoli e sardi al “Manuzzi”. Se questo influirà sull’atteggiamento della Torres contro gli amaranto, lo sapremo solo dopo il fischio d’inizio. Una volta archiviata la trasferta oltremare, si aprirà la settimana lunga che conduce al derby con il Perugia. Ma le partite vanno affrontate una per volta e la prossima è così importante, stimolante, anche fascinosa, che catalizza tutte le attenzioni.

Della squadra di Greco si sa tutto. Prende pochissimi gol (10, appena 3 in casa), segna con costanza (24 reti, terzo attacco del torneo), in casa è imbattuta e ha concesso agli avversari appena 2 pareggi (0-0 con il Pontedera, 1-1 con la Spal). Il trequartista Ruocco ha segnato 7 gol, gli attaccanti titolari Fischnaller e Scotto rispettivamente 6 e 4. In totale fanno 17 segnature in tre. L’impianto di gioco è collaudato e gli automatismi del 3412 sono stati oliati in queste settimane, confortati dai risultati che hanno corroborato la condizione psicologica del gruppo. Il pronostico, considerando la zavorra che si porta sulle spalle l’Arezzo, rappresentata dai tanti, troppi gol al passivo, è dalla parte della Torres. Né è troppo incoraggiante la lista degli scontri diretti con le formazioni che si trovano nella parte sinistra della classifica: contro Cesena, Carrarese, Pescara, Pineto, Recanatese, Ancona sono arrivate sei sconfitte, talora con qualche buona prestazione che però non è bastata.

E’ evidente che al “Vanni Sanna” servirà qualcosa in più, magari qualcosa di diverso nell’atteggiamento difensivo, oltre a quel pizzico di buona sorte che Indiani ha invocato spesso e che raramente ha dato una spintarella agli amaranto. L’allenatore comunque ha parlato chiaro in conferenza stampa e la sensazione è che la squadra andrà a giocarsi la partita con le giuste motivazioni, anche perché la classifica è cortissima e basta poco per salire ma anche per scivolare.

Considerando che Renzi è rientrato ormai da venti giorni e che Risaliti, pur recuperato, è reduce dalla sublussazione della spalla, è possibile ipotizzare una linea difensiva con l’ex Empoli, Masetti, Chiosa (o Risaliti) e Montini a sinistra. In mezzo al campo torna Mawuli, fondamentale in una gara in cui ci sarà da correre, contrastare ma anche da gestire palla con raziocinio. Insieme a lui Settembrini, con il terzo mediano che Indiani sceglierà in base al piano gara. Idem dicasi per l’attacco, dove Gucci e Pattarello hanno una maglia certa e dove Guccione sembra la soluzione più probabile, considerandone stato di forma, esperienza, abilità sui piazzati e confidenza con il gol. Ma se Indiani dovesse optare per il 433, allora potrebbe toccare a uno tra Iori e Gaddini.

Più di cento i tifosi aretini in partenza, un dato inatteso e sorprendente (in positivo) considerando la logistica della trasferta. Ma quest’anno il sostegno alla squadra non è mai venuto meno e anzi, con le difficoltà che aumentano si incrementa pure la vicinanza del pubblico.