A Vercelli, contro il Sestri Levante, ultima gara del girone di andata (ore 18.30). Si gioca a porte chiuse per disposizione del prefetto e gli amaranto vanno in cerca della seconda vittoria di fila, obiettivo mai centrato in stagione. Di fronte un avversario che vuole uscire dalla zona playout. Bianchi e Gaddini ex della sfida, Indiani verso la conferma dell’undici che ha battuto il Perugia

Quello di Vercelli, che segna la fine del girone di andata, è un esame di maturità per l’Arezzo. Trovare conferma dopo una vittoria è sempre stato un obiettivo complicato quest’anno. In più c’è l’insidia del calendario che, dopo la madre di tutte le partite ne propone una che va in scena per la prima volta, dopo uno stadio con 5mila persone dentro ne riserva uno a porte chiuse. E poi ha ragione Indiani: quando ci sono le vacanze dietro l’angolo, non sai mai se i giocatori avranno la forza per stare sul pezzo oppure no. Il rischio vale per tutti ovviamente, anche per il Sestri Levante, e l’esperienza insegna che a prevalere sarà la squadra più concentrata. O meno svagata.

L’Arezzo ci arriva sull’onda lunga della vittoria nel derby. La classifica è migliorata, l’entusiasmo è risalito, alcuni dubbi sono stati fugati. E’ il contesto migliore, almeno sulla carta, per preparare bene la gara di domani contro un avversario battagliero, che sa giocare palla a terra, che è in piena corsa per salvarsi senza playout. Barillari, lo ha detto lui stesso in conferenza stampa, ha una filosofia di gioco simile a quella di Indiani, difatti i rossoblu amano attaccare piuttosto che difendere e il top del potenziale lo esprimono dalla cintola in su.

lo striscione comparso stamani a Rigutino

Se l’Arezzo si presenterà in Piemonte senza l’atteggiamento giusto, è probabile che dovrà penare. Se invece andrà su con la mentalità di una squadra cresciuta, più scafata, che ha saputo trarre insegnamento dai capitomboli delle scorse settimane, allora la musica sarà diversa. Ci sono giocatori in un buon momento di forma, l’intesa tra Guccione e Pattarello lievita, Gucci trova il gol con continuità e non è un caso che per la prima volta Indiani potrebbe schierare la stessa formazione dell’ultima volta, senza nemmeno un cambio.

Contro il 4312 del Sestri, è probabile che l’Arezzo si disporrà di nuovo con il 4231, modulo che la squadra sta cominciando a mandare a memoria. Foglia rientra dopo la squalifica ma Bianchi dovrebbe essere confermato in mediana a fianco di Mawuli, anche perché è un ex che con i liguri è cresciuto e certe gare danno stimoli particolari. E’ un ex pure Gaddini, al quale però potrebbe toccare uno scampolo di match.

Si giocherà, come detto, in campo neutro e senza tifosi per l’indisponibilità dello stadio “Sivori” e le ferree disposizioni del prefetto di Vercelli. Un contesto tristissimo per una partita che cade a due giorni dal Natale e che, in condizioni normali, avrebbe creato un’atmosfera molto più stimolante. Ma il calcio di oggi è questo ormai: si va in campo tutti i giorni, più o meno ad ogni ora e talvolta con gli spalti deserti. A spingere l’Arezzo ci sarà comunque il cuore di una piazza che si aspetta un bel regalo.