Filippo Guccione, 6 gol in campionato

Contro l’Entella si giocherà in un clima surreale e non è handicap da poco. I liguri hanno riacquistato solidità dopo un avvio di stagione negativo, mentre Indiani deve scegliere tra 4231 e 433. Modulo giusto, qualità tecnica, forza di carattere dopo la brutta figura di Olbia: l’Arezzo atteso da una reazione convincente

Alla fine quindi si giocherà senza pubblico in curva sud. Un handicap non da poco per l’Arezzo, anche se l’ultimo precedente di Olbia potrebbe spingere a riflessioni diverse: lì i tifosi amaranto c’erano ed erano in maggioranza ma la squadra ha completamente toppato la prestazione. Magari domani va al contrario.

Detto ciò, si scenderà in campo con il mercato chiuso. L’Arezzo nel mese di gennaio ha lasciato partire due terzini giovani che avevano poco spazio (Poggesi e Zona) e ha inserito un titolare come Donati. Ha svincolato un centravanti che era fuori lista da dicembre (Kozak) e ne ha preso uno giovane, dal cv non proprio scintillante, ma che conosce la categoria e che ha le caratteristiche per fare il vice Gucci (Ekuban). Ha ceduto un esterno bravo e di qualità come Iori, che reclamava più spazio, e ha messo in rosa un tuttocampista (Catanese) che può fare sia la mezz’ala che il sotto punta.

Adesso Indiani dovrà scegliere la formazione e il modulo migliori per contrastare una squadra sui generis come l’Entella, partita per andare in B e ritrovatasi nei bassifondi, da cui è risalita con costanza e sofferenza. Gallo ha ringiovanito la rosa, che resta comunque superiore, per valore, ai 30 punti attuali. I liguri segnano con il contagocce ma prendono pochi gol e sono in serie positiva da cinque giornate. In trasferta poi non perdono da novembre, il che testimonia la bontà del parco giocatori.

“Sarà dura” ha detto Indiani ieri, consapevole che nel girone di ritorno i punti pesano più che all’andata. L’Arezzo è chiamato a una prova intelligente dal punto di vista tattico, solida tecnicamente e anche di carattere dopo la brutta figura in Sardegna. In difesa, davanti a Trombini, si va verso la conferma di Donati e Montini sugli esterni, con Risaliti e Chiosa (un ex) centrali. Alle loro spalle scalpita Polvani, che sta recuperando condizione dopo tre mesi ai box per infortunio.

In mezzo giocherà Mawuli, in attacco ci sarà di sicuro Gucci e anche Pattarello, al rientro dopo la squalifica. Poi dipenderà da Indiani, dalla scelta di confermare il 4231 o rispolverare il 433. Certo una mediana con Catanese, Mawuli e Settembrini (altro ex) farebbe gola a molti ma non è scontato che vada a finire così. Gaddini e Guccione si giocano una maglia, a meno che non venga trovato spazio per entrambi con un centrocampista in meno.

Si giocherà in un clima surreale, come detto, e non è dettaglio ininfluente. Dopo due sconfitte di fila, però, l’Arezzo non può sbagliare atteggiamento, facendo appello a quelle risorse mentali e fisiche che sono sempre venute a galla nei momenti di difficoltà. La squadra sa giocare a calcio e l’ha dimostrato. Stasera serve un’altra conferma.