Migliavacca in tribuna insieme al parroco della cattedrale, don Alvaro Bardelli, che ha centrato la quarta vittoria in quattro presenze stagionali allo stadio. Primo successo per la mascotte Alò, nel giorno in cui la sud ha ricordato la scomparsa di Lauro
Poco più di tremila i presenti ieri allo stadio, nel giorno in cui la curva sud ha celebrato il ricordo di Lauro Minghelli a vent’anni dalla sua scomparsa. Prima dell’inizio della partita, una bella coreografia ha catturato l’attenzione degli sportivi: centinaia di cartelli colorati, sormontati in alto dai bandieroni al vento e corredati da due striscioni che componevano la scritta “Intanto il tempo passa e tu non passi mai. Lauro sempre con noi”.
Durante la gara, la sud ha preso posizione su un tema di scottante e tragica attualità. “Lo gridiamo tutti in coro, basta morti sul lavoro” si leggeva in un altro striscione, in riferimento agli operai deceduti nel cantiere di Firenze nei giorni scorsi. Prima del calcio d’inizio, in loro memoria è stato osservato un minuto di raccoglimento.
Quella contro la Recanatese è stata la prima vittoria per la mascotte dell’Arezzo. Il cavallo rampante Alò, dopo il debutto con il Pescara, ha potuto finalmente festeggiare i tre punti: protagonista del pregara, ha salutato i tifosi (specialmente quelli più piccoli) e dato il cinque ai calciatori amaranto che rientravano negli spogliatoi dopo il riscaldamento. Poi ha esultato anche lui per la doppietta di Gucci.
Quattro su quattro invece per don Alvaro Bardelli, parroco della cattedrale di Arezzo. Ieri si è seduto in tribuna a fianco del vescovo Andrea Migliavacca, appassionato di sport, e ha applaudito il 2-0 finale: dopo aver visto la squadra battere Spal, Gubbio e Perugia, ecco il poker con la Recanatese. E la salvezza (calcistica) è un po’ più vicina.